A Chiusa di San Michele la storia di Ada Lovelace: la donna che immaginò il computer

Ada Lovelace aveva appena pochi mesi quando fu abbandonata dal padre, il grande poeta inglese George Byron. La madre, Annabella Milbank, terrorizzata dall’idea che anche la figlia potesse abbracciare la strada della Poesia, decise così di educarla alla scienza e alla matematica. Probabilmente ignorava che Ada sarebbe diventata una delle menti più eccelse del suo tempo.

Tra gli studi, quello sulla Macchina Analitica di Charles Babbage, primo prototipo di computer meccanico, per la quale ella immaginò il funzionamento, sviluppando un algoritmo ritenuto la prima forma di programmazione. Ada Lovelace, però, andò oltre: immaginò che, con i giusti input, un giorno quella macchina avrebbe potuto cominciare a ragionare, preconizzando così, negli Anni ’40 del XIX secolo, quella che oggi chiamiamo “intelligenza artificiale”.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, domenica 10 marzo 2024 a partire dalle ore 16.30 il Planetario di Chiusa di San Michele ospiterà il racconto della storia e delle intuizioni di Ada Lovelace. Un viaggio a cura di Alberto Borgatta e Borgatta’s Factory nato dalla collaborazione con il MuPIn, Museo Piemontese dell’Informatica.

Vista la ridotta capienza, è richiesta la prenotazione alla mail planetariochiusasanmichele@gmail.com o al numero 346.9848490.

Nell’occasione, sempre previa prenotazione, sarà possibile svolgere dalle 15.45 una proiezione guidata della volta celeste presso il Planetario.