Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
“Qui era tutto prato e c’erano solo quei due filari di vigna oltre ai grandi alberi che vedi laggiù…”. Inizia così a raccontarci della sua attività Elisa Davì, agricoltrice originaria di Bussoleno, mentre passa in rassegna ogni centimetro del terreno che abbiamo davanti e che dal 2018, insieme al casolare che introduce alla proprietà, è diventato il cuore pulsante del suo progetto imprenditoriale.
Un luogo che conserva un’aurea magica in cui oggi, grazie al grande lavoro svolto insieme al compagno Luca, è possibile ammirare vigne, mandorli, meli e molte altre piante da frutta.
Incastonato al confine fra Susa e Giaglione, questa striscia di terra di circa un ettaro è la cosiddetta Conca di Pradonio, borgata dalla quale poche sparute case giaglionesi si affacciano dall’alto quasi a “controllare” gli ultimi metri di territorio segusino. “Scoprire le caratteristiche di questo terreno è stato avvincente e ci ha confermato che Pradonio significa realmente “prato umido“: la falda acquifera che passa qui sotto è infatti molto alta e, come se non bastasse, nel giro di pochi metri si trovano diverse tipologie di terreni… ideali, ciascuno a suo modo, per una particolare coltura”.
È per questo che i circa settanta meli piantati dal 2018 e arrivati oggi al secondo anno di produzione sfruttano le caratteristiche argillose di una fascia particolare dell’area, mentre la parte ghiaiosa che segna il confine fra Susa e Giaglione è naturalmente il luogo deputato ad ospitare le vigne. L’ombra sud del muretto che detta il confine della proprietà regala invece ad una parte di orto sottostante una terra grassa, fresca e morbida, perfetta per la coltivazione dei lamponi, che a giugno addolciscono l’arrivo dell’estate ai clienti di Ametlier, nome dell’azienda agricola di cui Elisa è titolare.
“Ametlier in occitano vuol dire mandorlo”, spiega ancora Elisa, “ed è proprio dalla robustezza dei mandorli selvatici già presenti qui nella conca che è iniziato tutto. In questi anni abbiamo piantato anche una varietà più commerciale per aumentare la produzione ma conserviamo ancora con orgoglio due alberi locali, per ricordarci e ricordare che le mandorle sono una produzione valsusina da centinaia di anni, con tanto di antiche ricette medioevali da riscoprire.”
Prima di dar vita all’azienda agricola, Elisa è stata libera professionista, ricercatrice universitaria e guida naturalistica, ma sin da piccola ha avuto una forte passione per l’agricoltura. “Mi è stata senza dubbio tramandata dai nonni, dai quali ho avuto la fortuna di ereditare campi e castagneti sparsi fra Bussoleno e Chianocco, e ricordo che ero din da piccola alla ricerca di qualcuno che mi insegnasse a potare: così l’incontro con Luca è stato determinante per approfondire il mondo agricolo e lanciarmi definitivamente in questa avventura.”
OLTRE ALLA CONCA DI PRADONIO
L’attività imprenditoriale di Elisa ha visto negli anni progressivi ampliamenti settoriali e di terreni (in gestione o acquistati spesso da anziani proprietari), arrivando ad essere un unicum per qualità dei prodotti e territori lavorati in Valle di Susa.
Ad oggi Ametlier significa:
- 4 ettari di castagneti fra San Giorio, Bussoleno, Bruzolo e Mattie, con una produzione annua di marroni della Valsusa di circa 30 quintali e collaborazioni commerciali con la Cooperativa La Maruna di Villar Focchiardo (Elisa è membro del direttivo)
- 5 tipologie diverse di miele per oltre 10 quintali di prodotti, tutti di montagna (sopra i 600 metri) ma ottenuti con un nomadismo esclusivamente valsusino (castagno, castagno-tiglio, acacia, millefiori e flora alpina - quando le condizioni ambientali ne permettono la raccolta)
- 3 quintali di Mais qualità pura Pignoletto Rosso (un’altra rarità resa possibile dalla posizione protetta della conca e dall’assenza di altri campi di mais nelle vicinanze)
- Una decina di vigne gestite fra Giaglione, Susa e Mompantero di uve Becuet, Avanà, Chatus, Barbera e Baratuciat
Seppur piccola nella dimensioni complessive (circa 1 ettaro di vigne in tutto per una resa di 2000 bottiglie), la produzione vitivinicola è sicuramente fra le attività più significative dell’azienda in quanto basata sul fondamentale recupero dei vitigni storici valsusini e il concomitante sviluppo della DOC Valsusa, progetto a cui Elisa e Luca credono molto lavorando in collaborazione con il Consorzio Valsusa Doc ed altre al del territorio, come l'Azienda Agricola Martina - che li supporta nel processo di vinificazione.
“La collaborazione fra noi piccoli produttori fa tantissimo e ci aiuta a mantenere alta la qualità dei nostri prodotti. Ne è un altro esempio quella avviata di recente con il Mulino Valsusa, grazie al quale abbiamo realizzato una farina di marroni che quest’anno verrà premiata fra le migliori nella Rassegna Farine di Castagne d’Italia. Un utilizzo dei marroni come farina di cui tutti si erano dimenticati ma storicamente importante e di qualità, così come le produzioni di creme e liquori”, ci tiene a precisare ancora Elisa.
Conoscenza profonda dell’agricoltura, rispetto del territorio, recupero delle colture e produzioni tradizionali, grande passione e sacrificio quotidiano sono gli elementi che caratterizzano Ametlier come una delle aziende agricole più di spicco nel panorama valsusino.
Dalle chips di mele prodotte con antiche varietà come le runsé e la grigia di torriana alla produzione di succhi, dal miele di montagna ai liquori, dalle mandorle vendute rigorosamente in guscio alle richiestissime fragoline e lamponi, dal mais di qualità ai vini autoctoni… Un progetto condotto con grande consapevolezza e capacità che esprime a pieno le potezialità di un territorio ancora troppo poco conosciuto, anche da parte di chi ci vive, per quanto ha da offrire.
Da settembre a dicembre Elisa è presente il sabato mattina al mercato agricolo di Almese oppure, previo contatto telefonico, la si può trovare a:
- Susa - Via Giaglione 4
- Bussoleno - Via Torino 26
"Partecipo sempre volentieri alle diverse sagre e ai mercatini della Valle, dove rimango spesso senza voce per le tante spiegazioni che fornisco ai clienti, molte volte ingnari di quanta ricchezza agricola, biodiversità, tradizione e qualità ha da offrire questa meravigliosa e vasta valle alpina.”