Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo

10 set 2025

La Certosa-grangia di Banda ed il trasferimento dei certosini ad Avigliana

Franca Nemo
I monaci si trasferiscono a Banda nel 1498, a causa del degrado degli edifici di Monte Benedetto. La permanenza dura poco più di cento anni: nel 1598 i certosini si spostano ad Avigliana e poi nel 164 …
La Certosa-grangia di Banda ed il trasferimento dei certosini ad Avigliana
08 set 2025

La confettura, un sapore estivo che ci accompagna tutto l'anno. Ne facciamo una di fichi?

Laboratorio Alte Valli
Ci vorrà poco. L'abbronzatura faticosamente conquistata che inizia a perdere colore, qualche giornata grigia, un po' di temporali, un improvviso calo delle temperature, il golfino da portarsi …
Confettura di fichi.jpg
30 ago 2025

Il larice, la conifera che perde gli aghi per sopportare i rigori dell’inverno

Laboratorio Alte Valli
Se in autunno o in inverno si osserva un bosco di montagna non è difficile individuare il larice (Larix decidua), pianta molto diffusa sulle Alpi le cui foglie aghiformi, a differenza delle altre …
Larici e neve (Rochemolles  Valsusa) - Fulvio Giorgi.jpg
25 ago 2025

Due leggende e un “furto”: la storia del "Trittico del Rocciamelone"

Guido Ostorero
Il 1° settembre 1358 Bonifacio Rotario (Roero) da Asti compì la prima scalata documentata di una vetta alpina, collocando un prezioso ex voto, il famoso trittico in bronzo dorato, sulla cima del …
Cover Trittico.jpg
07 ago 2025

Quando l’archeologia “libera” andava alla ricerca della città di Rama

Laboratorio Alte Valli
Il mitico insediamento preromano si riteneva localizzato in Valle di Susa, nella zona di Caprie o di Bruzolo. Ricerche archeologiche più aggiornate sono ora concordi nel collocare l'antica città in …
Una Pompei in Valle di Susa.jpg
La Certosa-grangia di Banda ed il trasferimento dei certosini ad Avigliana
Un po' di Storia

La Certosa-grangia di Banda ed il trasferimento dei certosini ad Avigliana

I monaci si trasferiscono a Banda nel 1498, a causa del degrado degli edifici di Monte Benedetto. La permanenza dura poco più di cento anni: nel 1598 i certosini si spostano ad Avigliana e poi nel 1643 a Collegno.
10 set 2025
Franca Nemo
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Ricette

La confettura, un sapore estivo che ci accompagna tutto l'anno. Ne facciamo una di fichi?

Ci vorrà poco. L'abbronzatura faticosamente conquistata che inizia a perdere colore, qualche giornata grigia, un po' di temporali, un improvviso calo delle temperature, il golfino da portarsi appresso quando si esce. L'estate, in men che non si dica, resterà un ricordo e cederà il passo all'arrivo dell'autunno, se avremo la fortuna di incappare nella mezza stagione e non venire catapultati immediatamente nell'inverno. C'è un souvenir dell'estate, tuttavia, che possiamo conservare anche nella …
08 set 2025
Laboratorio Alte Valli
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Larici e neve (Rochemolles  Valsusa) - Fulvio Giorgi.jpg
Fiori e Piante

Il larice, la conifera che perde gli aghi per sopportare i rigori dell’inverno

Se in autunno o in inverno si osserva un bosco di montagna non è difficile individuare il larice (Larix decidua), pianta molto diffusa sulle Alpi le cui foglie aghiformi, a differenza delle altre conifere europee sempreverdi, prima mutano di colore diventando di un bellissimo giallo aranciato (come nella foto accanto al titolo di Fulvio Giorgi) e poi, con l’avanzare della stagione, cadono quasi completamente. Questa prerogativa consente al larice di affrontare con maggiore resistenza rispetto …
30 ago 2025
Laboratorio Alte Valli
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Cover Trittico.jpg
Un po' di Storia

Due leggende e un “furto”: la storia del "Trittico del Rocciamelone"

Il 1° settembre 1358 Bonifacio Rotario (Roero) da Asti compì la prima scalata documentata di una vetta alpina, collocando un prezioso ex voto, il famoso trittico in bronzo dorato, sulla cima del Rocciamelone, dentro un piccolo antro scavato nella roccia, oggi inglobato nel Rifugio Cappella, sotto la statua della Madonna. Un’impresa allora difficilissima, tentata una prima volta arrivando solo a 2854 metri. Qui stabilì un accampamento che gli consentì poi di salire in vetta. La località, in …
25 ago 2025
Guido Ostorero
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Una Pompei in Valle di Susa.jpg
Un po' di Storia

Quando l’archeologia “libera” andava alla ricerca della città di Rama

Il mitico insediamento preromano si riteneva localizzato in Valle di Susa, nella zona di Caprie o di Bruzolo. Ricerche archeologiche più aggiornate sono ora concordi nel collocare l'antica città in territorio francese, tra Embrun e Briancon
07 ago 2025
Laboratorio Alte Valli
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Borgate Condove HR.jpeg
Cultura e Territorio

Condove, il comune delle 80 borgate e dei mille itinerari

Se è vero che “tutte le strade portano a Roma”, come afferma un noto adagio, è altrettanto incontestabile che Condove offra numerosi itinerari agli appassionati di montagna. Il Comune è il più grande della Bassa Valle di Susa: si estende infatti per 7.133 ettari, dei quali solo una minima parte, nemmeno il 7%, è rappresentata da territorio pianeggiante. Tutto il resto è abbarbicato alla montagna, compreso tra i due ampi valloni del Gravio a nord-ovest e del Sessi a nord-est, che Condove divide …
29 lug 2025
Norma Raimondo
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QUANDO IN PIEMONTE LE COPERTE DI LANA SI CHIAMAVANO "CATALOGNA"
Tradizioni

QUANDO IN PIEMONTE LE COPERTE DI LANA SI CHIAMAVANO "CATALOGNA"

Fino a qualche anno fa in Piemonte il termine “Catalogna” era il vocabolo normale usato per indicare una coperta di lana, così come lo era in Francia (“Castelogne”), e in Provenza (“Catalougno”). Ma perché le coperte si chiamavano così? Semplicemente perché in Catalognanel ‘600 nacquero le prime coperte di lana. Prima di allora, le persone cercavano di ripararsi a letto dai rigori invernali usando pellicce o trapunte imbottite di ovatta. A differenza di oggi, queste prime coperte erano …
28 lug 2025
Paolo Benevelli
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POPILLIA JAPONICA: UNA MINACCIA PER LE PIANTE CHE ARRIVA DAL GIAPPONE
Animali

POPILLIA JAPONICA: UNA MINACCIA PER LE PIANTE CHE ARRIVA DAL GIAPPONE

La Popillia japonica, comunemente nota come scarabeo giapponese, è una specie invasiva appartenente alla famiglia Scarabaeidae. In Giappone ed in Cina, dove i nemici naturali della specie tengono le popolazioni sotto controllo, questo coleottero non è responsabile di gravi infestazioni ma in Europa invece è considerato una delle principali minacce per l'agricoltura e gli ecosistemi. Gli adulti si nutrono infatti delle foglie, dei fiori e dei frutti di oltre 300 specie vegetali, tra cui alberi …
23 lug 2025
Enzo Gioberto
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Pesche-ripiene-alla-piemontese.jpg
Ricette

Pesche ed amaretti: la tradizionale ricetta dei "persi pien"

Succosa e zuccherina, la pesca è uno dei frutti estivi più amati. Ricca di carotenoidi, che il nostro corpo converte in vitamina A, è un vero e proprio toccasana per la vista e la pelle. Contiene antiossidanti che difendono l'organismo dall'aggressione dei radicali liberi e possiede anche un consistente apporto di vitamina C, che agevola l'assorbimento del ferro. Inoltre, ha virtù diuretiche e depurative ed è fonte di sali minerali (potassio e ferro) e vitamine. SCOPRI DI PIÙ: Il Bonèt, un …
21 lug 2025
Laboratorio Alte Valli
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