Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Anche in Val Sangone si è sempre prodotto il vino, poco più di una spremuta locale, il Carcajrun: acidulo, non adatto alla vendita, veniva utilizzato soltanto per l’autoconsumo.
Finché non è arrivato Ezio Canale, e ora anche la Val Sangone ha il suo vino.
Ezio lavora nell’autoscuola di famiglia con il fratello, ma fin da bambino inseguiva il sogno di fare l’agricoltore. Nel 2013 ha piantato le prime viti, nel 2022 ha presentato il vino rosso e poche settimane fa il bianco. Un percorso che richiede tanta pazienza e costanza. .
E pure tanta fatica nelle vigne di Colpastore, ripagata dalle ottime recensioni di chi ha assaggiato il suo “Gabrie”: un vino corposo ma allo stesso tempo delicato, caratterizzato da profumi di frutti di bosco e note speziate, dal sapore morbido e caldo. Ha una gradazione piuttosto alta, ma è equilibrato ed esprime al meglio le caratteristiche del terroir, ovvero la combinazione del luogo in cui è nato, del vitigno di partenza e del lavoro dell’uomo.
Porta il nome del bisnonno, che aveva un ciabot (un ricovero per gli attrezzi) sulla collina. Oggi l’azienda agricola Venturino ha superato l’ettaro di coltivazione, l’obiettivo che Ezio si era posto quando ha cominciato.
Ha seguito corsi prima amatoriali e poi sempre più professionali, si è reinventato ogni giorno alle prese con le difficoltà che soltanto un coltivatore diretto può comprendere, specie legate al clima; parallelamente ha portato avanti la costruzione della cantina.
L’uva scelta per un terreno montano e duro da coltivare, con forti escursioni termiche, è il Pinot nero. Da autodidatta, e con i preziosi consigli dell’enologo esperto Francesco Beccaria, Ezio ha imparato le giuste alchimie per potatura, cura del vigneto, fermentazioni.
Le prime mille bottiglie di “Gabrie” sono state presentate al pubblico nel 2022, con grandi apprezzamenti. La produzione rimane al momento limitata, per cui chi desidera assaggiarlo può contattare direttamente Ezio Canale. L’obiettivo è di arrivare a duemila bottiglie di rosso all’anno, a cui aggiungere il bianco e il rosè.
In questo anno Ezio ha piantato anche una vigna di Sauvignon Rytos, che è molto resistente alle malattie, per un approccio sempre più biologico.
Per quanto riguarda il bianco, Ezio lo ha chiamato “Ire” in onore alla moglie Irene, ed è composto per l’80% da uve Bian Vert (originarie della Val Chisone) e per il 20% da pinot bianco. Al momento la produzione è molto limitata.
Ma siccome la Val Sangone ha finalmente un vino, e così la dicitura “gastronomia locale” si è potuta trasformare in “enogastronomia locale”, sono cominciate delle ottime collaborazioni con altre due realtà giavenesi, che hanno portato alla nascita de “ll Ciabot”. Nato insieme agli amici di Ezio, Giuseppe Romeo, contitolare della Trattoria della Buffa, e Martina Dematteis che lavora nell’azienda di famiglia (l’azienda agricola Ezio Versino), è la somma di tre eccellenze che ha dato vita a serate a tema in vigna. Cena in bianco, cena in rosso, cena “Come una barca nel bosco”: siamo sicuri che sapranno inventarne molte altre.
Da SINISTRA A DESTRA GLI IDEATORI DE "IL CIABOT" E DELLE TANTE INIZIATIVE ORGANIZZATE: GIUSEPPE ROMEO, EZIO CANALE e MARTINA DEMATTEIS
L’atmosfera agricola dei tavoli nei filari è bilanciata dall’estrema eleganza delle decorazioni, per serate in cui l’ottima cucina di Beppe si sposa con il vino di Ezio e i formaggi di Martina e altre prelibatezze locali. “Insieme si può fare tutto – racconta Ezio, entusiasta – L’idea di degustare il cibo e il vino del territorio in vigna si è rivelata vincente. Vorremmo promuovere anche la buona musica”.
Indirizzo
- Azienda Agricola Venturino
- 46 Via Colpastore Barolà Colpastore
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