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Il Colle del Colombardo ( o Collombardo) è un valico alpino che collega la bassa Valle di Susa con la Valle di Viù e più precisamente i comuni di Condove e di Lemie.
Si pensa che la sua denominazione derivi da Colle Longobardo: una leggenda narra che il Colle fu il rifugio dei Longobardi in seguito alla Battaglia delle Chiuse (combattuta nel 774 all'imbocco della Valle di Susa tra i contrafforti del Monte Pirchiriano e di Rocca Sella). Scacciati dal nord Italia dall'arrivo dei Franchi (guidati da Carlo Magno), trovarono riparo sui monti di Condove.
Dopo aver nascosto i loro tesori, i Longobardi diedero vita ad un nuovo insediamento, testimoniato anche dalla presenza in prossimità del Colle della "Tomba di Matolda": un modesto rilievo di 2.084 metri in cui, secondo la leggenda, venne sepolta una principessa barbara.
In corrispondenza del Colle sorge inoltre uno splendido santuario dedicato alla Madonna degli Angeli, sulla cui facciata è posta una targa con la seguente dicitura: "Gioanni Battista Giorgis dal Forno di Lemie ergeva per voto nel 1704-5. L'indefessa generosità dei parrocchiani di Lajetto ampliando riedificava 1869-70."
Il santuario della madonna degli angeli
Il primo nucleo del santuario del Collombardo era costituito da un semplice pilone votivo, probabilmente eretto verso il 1680 da Giovanni Battista Giorgis, nativo di Forno di Lemie. Era dedicato alla Vergine Maria, a Gesù e ai santi Giovanni Battista e Grato.
Nel 1705 lo stesso Giovanni Battista Giorgis fece costruire, sul luogo dove già era presente il pilone da lui voluto, una cappella votiva di ridotte dimensioni, la quale fu rifinita e aperta al culto nella primavera 1706. Aveva tre metri di lato e l’altare addossato al pilone originale.
Negli anni successivi la cappella fu ampliata mediante la costruzione di un ricovero per i sacerdoti confessori e l’allungamento della navata di sei metri. Furono anche costruite delle tettoie in facciata e ai lati, per riparo dei fedeli. Nel 1879 furono intrapresi nuovi lavori, con l’allungamento dell’edificio di ulteriori sei metri, la costruzione dell’atrio a volta dotato di tribuna e l’edificazione della facciata; tra il 1887 e il 1894 furono edificate le volte, la tribuna, il pavimento e furono eseguite le intonacature e nel 1904-1905 l’intero edificio fu circondato dal porticato. Nel 1908 furono costruite sei stanze sopra la sacrestia, dotate di servizio igienico, e un magazzino. Furono anche provvisti nuovi arredi per la chiesa.
Durante la Resistenza la chiesa si trovò al centro degli scontri tra i partigiani della 113 e 114 brigata Garibaldi e i nazifascisti. Alla fine del conflitto nel 1945 il parroco di Lajetto, don Giovanni Suppo, segnalava il degrado della chiesa, ma i lavori di restauro iniziano solo nel 1977, in concomitanza col rilancio del Santuario e la prima visita di un vescovo, monsignor Giuseppe Garneri di Susa. I lavori si concluderanno nel 1982; mentre erano in corso, il 16 dicembre 1979, una violenta tempesta di vento asportò il tetto, che fu completamente rifatto.
Il sindaco Massimo Maffiodo promuove nel 1978 la manifestazione Voromie Bin a le Montagne, uno degli eventi montani più sentiti e riconosciuti della bassa Valle di Susa e delle Valle di Viù.
Nel 1987 le stanze fatte costruire da don Vinassa sopra la sacrestia sono riadattate a rifugio, che nel 1996 verrà intitolato a Diego Borgiattino. Nel 2000 viene eretta di fronte alla chiesa una croce alta sei metri.
Dal versante valsusino è possibile arrivare in cima al colle a piedi dal sentiero 569 (Partenza da Pratobotrile, Condove) o in bic, moto ed auto, dalla Strada Comunale Colle dell'Alpe. Dal versante delle Valli di Lanzo la strada da imboccare da Villa di Lemie è invece la Strada Comunale Villa Vallorsera.
Indirizzo
- Colle del Collombardo
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