Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
San Germano è un comune di circa 1700 abitanti situato nei pressi di Pinerolo, all’imbocco della Val Chisone
Elemento fondamentale del territorio è l'acqua del torrente Chisone, bene prezioso per l'economia locale, dapprima agricola e poi industriale.
L’acqua è presente anche nello stemma comunale, rappresentata dalle fasce ondate, e dal rospo, protagonista di numerose leggende locali, che ricorda il soprannome che caratterizza i sangermanesi, conosciuti con il soprannome di babi ("rospi").
Il territorio comunale è legato alle vicende dei Valdesi: San Germano aderì alla Riforma assieme al vallone di Riclaretto, Inverso Pinasca, Angrogna, Roccapiatta...
Attorno al 1630 la peste, con la morte di 11 su 13 predicatori nelle Valli, farà affluire in valle ministri di origine svizzera cosicché da allora, e fino agli inizi del XX secolo, tutti gli scritti e le predicazioni saranno in francese.
Nel 1686, durante la difesa di San Germano, le truppe del generale Catinat riuscirono ad aggirare i trinceramenti: i valligiani si erano rifugiati sulle alture di Pomeano, una vera roccaforte posta a 1003 m, ma furono costretti alla resa. Qui dai soldati francesi vennero trucidate oltre 200 persone, in maggioranza donne e bambini
Costretti all' esilio, i valdesi del vallone vengono sostituiti da famiglie cattoliche provenienti in massima parte dalla Savoia ma, già nel 1689, essi ritornano guidati da Enrico Armaud, sorprendono il presidio sabaudo di un centinaio d'uomini, annientandolo.
Per tutto il secolo è ancora guerra: prima con la Francia, poi per la successione di Spagna e solo con il XVIII secolo la vita della comunità pare avviarsi ad una relativa tranquillità. Con il 1848 e l'editto di Carlo Alberto si chiude la pagina dell'intolleranza religiosa.
Nel 1927 a San Germano venne accorpato il comune di Pramollo, l’anno successivo si aggiunse Inverso Porte. L'attuale territorio comunale fu definito nel 1954 quando Pramollo tornò ad essere comune autonomo.