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La Valle di Susa si presenta particolarmente ricca dal punto di vista dei cicli affrescati che vi sono conservati. Tra i più antichi quelli della cappella di Sant’Eldrado (una della quattro cappelle presenti nel complesso dell’Abbazia di Novalesa), che sono datati alla fine dell’XI secolo.
La piccola cappella, costruita nell'XI secolo su una presistenza del IX secolo, è dedicata a Sant'Eldrado, abate di Novalesa che governò l'Abbazia fino alla sua morte (intorno all'anno 840); le reliquie del Santo sono custodite in un'urna d'argento nella chiesa parrocchiale di Novalesa. A Sant'Eldrado è attribuito il miracolo di aver liberato dai serpenti la regione di Briançon, rinchiudendoli in una grotta.
Sono due gli straordinari cicli di affreschi che la cappella ospita, entrambi di anonimo autore: uno dedicato a San Eldrado, raffigurante episodi della sua vita ed esaltandone le virtù di umiltà e dedizione ai poveri, ed un altro dedicato a San Nicola di Bari, rappresentato anche nel momento in cui, secondo la leggenda sulla sua vita miracolosa, rifiutò il seno materno per obbedire al precetto di penitenza della Chiesa cattolica.
Nell'abside i due Santi sono raffigurati accanto al Cristo Pantocratore in trono, accompagnati dagli Archangeli Michele e Gabriele.
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Informazioni: Abbazia della Novalesa
Indirizzo
- Cappella di Sant'Eldrado
- Abbazia di Novalesa
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