Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
La città di Fenestrelle ha una importanza storica notevole: ne sono testimonianza il forte Mutin, che reca la firma del celebre Vauban e l'imponente complesso di fortificazioni conosciute col nome generico di "Forte di Fenestrelle".
Grazie alla sua posizione intermedia tra l'Alta e la Bassa Val Chisone, Fenestrelle è sempre stato un nodo strategico per il controllo politico e militare dell'intera vallata. Durante l'epoca romana Fenestrelle era denominata Finis Terrae Cotii ("confine della terra di Cozio", re delle tribù locali alleate dei Romani), da cui deriva appunto il nome odierno.
Appartenne al Marchesato di Susa, al comitato di Torino e agli abati di Pinerolo nel periodo medievale. Fu ospitale verso comunità valdesi fino al 1685, quando venne revocato l'Editto di Nantes che aveva dato ai protestanti la libertà di culto e aveva concesso loro diritti politici e militari: fino al secolo XVII la popolazione della borgata Puy era interamente valdese.
Nel corso dei secoli la storia di Fenestrelle fu spesso legata alla dominazione francese, facendo parte del Delfinato per molti secoli. Luigi XIV vi fece costruire il Forte Mutin e, per ripristinare la religione cattolica, nel 1659 costruì un convento di Gesuiti, di cui rimane ancora il campanile ottagonale.
Quando con il Trattato di Utrecht nel 1713 l'alta Val Chisone divenne definitivamente sabauda e fu completamente ricattolicizzata, Fenestrelle ne divenne la capitale.
La notorietà del piccolo centro ai piedi del monte Pinaia, è legata principalmente all'imponente Forte San Carlo, voluto da Vittorio Amedeo II per allontanare definitivamente la minaccia francese. La celebre fortezza, adagiata sulle propaggini del Monte Orsiera e all'interno del Parco omonimo, oggi è diventata un polo di spicco per il turismo di valle.
Il 1º gennaio 1928 il piccolo comune di Mentoulles fu sciolto dal governo fascista e il suo territorio, compresa la borgata di Chambons, venne aggregato a quello di Fenestrelle. Anche il Comune di Usseaux venne annesso a Fenestrelle, ma nel 1948 tornò ad essere comune autonomo.
Fenestrelle oggi ha otto frazioni: Mentoulles, Depot, Chambons, Puy, Granges, Ville Cloze, Fondufaux, Pequerel.
Nel capoluogo è da segnalare la presenza di un prezioso organo originario dell'800 sito nella parrocchiale di S. Luigi.
Mentoulles, che deve il suo nome all'abbondanza di pianticelle di menta, vanta la più antica e prestigiosa chiesa della valle: il Priorato di S. Giusto con il suo prezioso archivio storico. Chambons, letteralmente Campi Buoni, conserva una pregevole cappella del 600.
Delle antiche tradizioni sono da rimarcare il costume femminile, di particolare bellezza per i suoi colori cangianti, e i caratteristici goffri, tortelli quadrettati cotti in tipiche padelle in ghisa, da farcire con salumi o formaggi o con dolci confetture e creme alla nocciola.
A Fenestrelle, in occasione della festa patronale di S. Luigi IX re di Francia (25 agosto), è possibile ammirare il ballo degli spadonari (Bal dâ Sabbre). Questo singolare ballo è una rappresentazione coreografica che ha le sue origini nelle antiche usanze delle popolazioni montane che abitano la fascia alpina che va dalla Provenza al Delfinato sul versante francese e dalle valli cuneesi al Moncenisio sul versante italiano.
In questa zona, infatti, fioriscono e si conservano tuttora in molte località le danze delle spade, sebbene con figure e ritmi diversi. Per restare nella nostra area ricordiamo, oltre al Bal dâ Sabbre di Fenestrelle, gli spadonari della val di Susa che allietano le solennità a San Giorio, Venaus e Giaglione con parate, marce, danze, armeggiamenti ed azioni mimiche.
Punti di interesse
La fortezza di Fenestrelle
Il complesso è costituito da una serie di 3 forti e 7 ridotte, ciascuno dei quali realizzato in modo d'esser indipendente in caso di guerra. Le varie parti sono collegate fra loro da strade, scale esterne e dall'eccezionale scala interna, che si sviluppa in 3.996 gradini consecutivi.
Opera pregevole ed unica dal punto di vista dell'architettura militare, dal 1999 simbolo della Provincia di Torino, il forte di Fenestrelle è stato costruito per fermare eventuali eserciti francesi che avessero tentato di invadere il Piemonte attraverso la Val Chisone.
Durante il periodo napoleonico, quando l'insieme di edifici passò in mano francese, vennero edificate opere destinate a bloccare un'eventuale avanzata piemontese.
A partire dall'ultimo decennio del Settecento fino al periodo fascista venne utilizzato non solo come piazzaforte, ma anche come prigione di stato e bagno penale: vi furono reclusi oppositori politici, civili accusati di brigantaggio, militari agli arresti o prigionieri di guerra.
Dopo essere stata completamente abbandonata per alcuni decenni, dal 1984 sono iniziate opere di restauro ed al suo interno vengono realizzate visite guidate di carattere storico divulgativo. Ogni anno vengono organizzati numerosi e variegati eventi: rappresentazioni teatrali, culturali, mostre fotografiche o artistiche, concerti musicali.
Chiesa Parrocchiale di San Luigi IX
La chiesa venne costruita per volontà del re Luigi XIV di Francia; fu inaugurata il 25 agosto 1689, che da allora è la festa patronale di Fenestrelle.
Pracatinat
La località di Pracatinat si trova sopra l'abitato di Fenestrelle e sopra il Forte. È stato la sede dei sanatori intitolati a Edoardo Agnelli e alla sorella Tina Nasi; quest'ultimo attualmente è un albergo mentre l'altro padiglione è in disuso.
Selva di Chambons
Situata a monte della borgata di Chambons, in destra idrografica del torrente Chisone, è un bosco antichissimo di larici secolari che risale circa al 1300. Impiantata allo scopo di proteggere le case di Chambons dal forte pericolo delle valanghe proveniente dai ripidi monti circostanti, la selva di Chambons venne citata e celebrata anche dallo scrittore Edmondo De Amicis nel suo libro Alle porte d'Italia.
Pequerel e il para valanghe
La borgata di Pequerel sorge sulle pendici del monte Pelvo a circa 1.700 m di quota. Per proteggersi dal rischio delle valanghe nel 1716 gli abitanti eressero un possente paravalanghe in muratura a forma di cuneo con la punta rivolta verso monte, che ancora oggi si erge a protezione del villaggio.
Leggi Anche: IL FORTE DI FENESTRELLE ED IL PARAVALANGHE DI PEQUEREL
Il Priorato di San Giusto in Mentoulles
Risale probabilmente al 1078 la fondazione del Priorato di Mentoulles da parte della contessa Adelaide di Savoia. Il Priore rappresentava nel Medioevo la più alta dignità claustrale: egli svolgeva funzioni non solo religiose, ma aveva anche compiti amministrativi. Durante la guerre di religione i Priori restarono però lontani da Mentoulles e nelle carte dell’Archivio del Priorato troviamo la documentazione dell’adesione della popolazione alla riforma e dellintensa vita delle Chiese Riformate, che colmarono il vuoto lasciato dalle istituzioni della Chiesa cattolica.
La chiesa attuale fu costruita su progetto dell'ing. Cambiano a partire dal 1892 e tre anni più tardi venne consacrata. La facciata è in stile romanico-lombardo, molto sobria e non fornisce accesso all'interno, nel quale si ritrovano numerosi arredi sacri risalenti ad epoche precedenti e di in special modo a quella barocca.