Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Scoprire una borgata di montagna ed innamorarsene a tal punto da volerci andare ad abitare, avviandoci un’azienda agricola pur se il luogo non è raggiunto da una strada carrozzabile: la storia della Calcina è una storia di passione, coraggio ed un pizzico di follia.
È la storia di Chiara e Simone, che insieme ai loro due figli Arianna e Teo hanno dato una svolta alla loro vita stabilendosi in quel piccolo agglomerato di casette raggiungibile solo a piedi che costituisce Borgata Calcina: “Abbiamo cercato per alcuni anni un luogo dove vivere e abbiamo fatto alcuni esperimenti, finché abbiamo incontrato questo posto, che ci è subito sembrato speciale. Borgata Calcina ci è piaciuta così tanto che ci siamo venuti a vivere, anche se non c’è la strada. Era l'estate del 2016. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: se vogliamo fare ‘sta cavolata, facciamola subito.”
Ad unire la piccola borgata con la strada carrozzabile è un sentiero di 500 metri, che Chiara e Simone percorrono ogni giorno per accompagnare i figli a scuola, per andare a fare la spesa e a lavorare: "A scendere ci vanno circa 10 minuti, sempre se non ci si sofferma ad osservare la meraviglia delle valli del Gravio e del Sessi, racchiuse tra splendidi boschi e alpeggi. In questo casi il tempo si ferma, e ci si può impiegare anche ben di più...".
In questo luogo tanto bello quanto solitario, a 650 metri d’altitudine con la Sacra di San Michele proprio di fronte, l’azienda agricola La Calcina coltiva erbe aromatiche e officinali. Intorno alle baite della piccola borgata ci sono infatti campi di camomilla, melissa, malva, menta piperita, echinacea ed escolzia, che vengono poi essiccate per produrre tisane dagli autentici profumi alpini. Chiara e Simone piantano poi timo, santoreggia, rosmarino, salvia e origano, con cui creano sali aromatici e condimenti per l’uso in cucina; portano a distillare la menta piperita, da cui ottengono il prezioso olio con cui creano lo sciroppo.
Certo l'assenza della strada per l'azienda si fa sentire: "Speriamo - ci dicono - di trovare il modo di risolvere il problema dell'accesso alla borgata, in modo da rendere più sostenibile la vita e la attività agricole che stiamo portando avanti".
Alla base di questo grande lavoro ci sono il rispetto per l’ambiente e per le persone ed i principi dell’agricoltura biologica, come testimonia la certificazione bio ottenuta nel 2018. L'azienda non utilizza antiparassitari né fertilizzati chimici, ma opera nella completa tutela della pianta: “Aiutiamo le piante a rafforzare le loro difese e a lottare contro i parassiti con macerati autoprodotti e prodotti naturali. Cerchiamo di preservare la fertilità del terreno attraverso tecniche che rispettino l’equilibrio del suolo ed utilizziamo un essiccatore a freddo, ovvero essicchiamo a basse temperature (intorno ai 35°) in modo che le erbe mantengano il loro aroma e mantengano inalterati i principi attivi che contengono".
Tutte le lavorazioni di trasformazione delle erbe si svolgono in un laboratorio apposito, allestito rifacendo il tetto e riadattando l’edificio più antico. Le erbe vengono sfogliate a mano (con l’aiuto di un telaio retato di acciaio), e sempre a mano si realizzano le miscele specifiche per ogni tisana e si riempiono le bustine, anch’esse 100% biodegradabili e compostabili, in carta con filo di cotone. Anche gli imballaggi sono rispettosi dell'ambiente.
Andate a fare una passeggiata fino a La Calcina: non troverete “soltanto” campi profumati, tisane, sali, sciroppi. Conoscerete un lavoro impegnativo ma che è anche una scelta di vita.
Ogni prodotto che assaporerete sarà il risultato dell’amore e del rispetto di Chiara e Simone per quel territorio montano che hanno scelto come casa e che non smettono di valorizzare e apprezzare: “Noi desideriamo che questa montagna diventi sempre più curata, sempre più vivibile e più vissuta. Sempre più attraente. Sia per noi stessi, che abbiamo la fortuna di abitarla, sia per tutte le persone che decidono di passare di qui, calpestando le mulattiere e respirando l’atmosfera incantata del bosco”.