Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il progetto Case Mandria è senza dubbio uno dei più affascinati della bassa Valle di Susa. Tutto inizia nel 2009 da un'intuizione di Mauro Greppi, già imprenditore nel campo del settore estetico, che decide di recuperare sulla montagna di Caprie l'intera località chiamata Lué, formata da un gruppo di caseggiati e terreni completamente abbandonati dal 1994.
una delle vigne recuperate da mauro: ovviamente baratuciat
È così che, anno dopo anno e insieme alla moglie Cristina Rioli, Mauro inizia il recupero di un'area di 50.000 m2 con sei baite e terrazzamenti circostanti, partendo proprio dagli spazi agricoli: nascono in questo modo il primo vigneto, il frutteto e il castagneto di Case Mandria. Un'impresa non facile, vista anche la difficile accessibilità dell'ex borgata abbandonata. "Abbiamo dovuto costruire da zero una strada che scende dalla provinciale che collega Rubiana a Celle, portare la corrente in borgata, ripristinare gli spazi completamente invasi dalla folta vegetazione. Non è stato proprio un gioco da ragazzi", ci conferma Mauro.
DA SINIstra a destra: la guida ambientale escursionistica mori's walk, cristina rioli e mauro greppi
Tuttavia, grazie alla caparbietà e alla lungimiranza, il progetto prende forma nel giro di poco, anche grazie al coinvolgimento del Politecnico e dell'Università di Torino, utile per lanciare diverse progettualità e reperire fondi. Continua lo stesso Mauro: "Se grazie ad un finanziamento del PNRR continureremo la riqualificazione, trasformando tre casolari in strutture ricettive, nel frattempo ci siamo concentrati sulla produzione vitivinicola, piantando vigne di Baratuciat: ad oggi abbiamo attivato un secondo vigneto e con la Società agricola Case Mandria produciamo il Lué, uno splendido vino bianco della DOC Valsusa che prende il nome dal toponimo originale della borgata". Il progetto Case Mandria vuole proprio unire il recupero di questi luoghi, che offrono una delle più meravigliose balconate sulla Valle di Susa, e la produzione agricola, in chiave turistica sostenibile. Ce lo ricorda la stessa Cristina, nel frattempo diventata anche sommelier: "in futuro, uniremo sempre di più i nostri prodotti e quelli locali con la ricettività, perché Case Mandria è un crocevia di tante bellissime escursioni da scoprire. Un luogo che per noi è diventato una seconda casa, ma che ci affascina ogni giorno come se fosse il primo. Farlo conoscere ad altre persone per renderlo ancora più vivo è il nostro obiettivo".
alcuni CASEGGIATI già recuperati, altri ancora da riqualificare in ottica ricettivo-turistica. La bellissima balconata sulla sacra di san michele.
A proposito di attività da svolgere, non è un caso che Mauro e Cristina siano già molto presi: oltre a corsi di yoga, visite con gruppi di cammino, degustazioni, serate divulgative sul mondo vitivinicolo, è infatti già diventato un appuntamento fisso di luglio la bellissima kermesse "La Vigna nel Borgo", vera e propria festa simbolo della rinascita di questo luogo così unico e spettacolare.