Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Valentina Bollo si definisce una “seminatrice di creatività”: la sua missione è infatti quella di stimolare le potenzialità di ognuno di noi con laboratori che uniscono gli acquerelli, la calligrafia espressiva, i libri d'artista e la crescita personale.
“La creatività – ci dice – è una qualità che tutti possediamo. A volte è assopita ma è essenziale, sia per esprimere la propria personalità che per affrontare i problemi che la vita ci propone.”
Valentina da poco si è trasferita a Vaie, in bassa valle di Susa: “Non mi bastava più la fuga nei parchi della mia Torino: volevo riappropriarmi del tempo, un valore che per me è fondamentale. Qui amo la comunità e la natura in cui sono immersa: avendo il bosco a 200 metri da casa la sento sempre intorno a me.”
Un passo alla volta, con tanta energia e determinazione, ha creato il suo sogno, lasciando un lavoro sicuro e ben remunerato per inseguire ritmi più lenti, godendo del cambio delle stagioni e sfruttando le bellezze e i materiali del territorio.
Nel suo piccolo laboratorio nel centro storico, che ha chiamato in piemontese Oficina Salvaj (Officina Selvatica), oltre a dipingere e ad ospitare i laboratori, crea inchiostri e stampe botaniche utilizzando esclusivamente prodotti organici e naturali.
I procedimenti per ottenere i colori ricordano gli esperimenti alchemici: il fucsia viene dal sambuco, che poi miscelato con alcune essenze naturali (bicarbonato, aceto, solfato di ferro, limone...) acquisisce le tonalità del lilla, della malva, del blu indaco. Il nero si ottiene dal ferro gallico, ricavato dalle galle delle querce, il marrone scuro dal mallo di noce e così via, mentre i pennini si possono ricavare dalle canne di bambù.
L’elenco dei corsi, che cambiano sempre e vengono sempre rinnovati, lo potete trovare sul suo sito o sulla sua pagina facebook. “Sono rivolti – ci dice – a chi vuole scoprire la sua creatività, a chi disegnava da giovane ma poi ha smesso, oppure a chi ha conoscenze base ma vuole approfondirle. Credo che per tutti sia fondamentale riuscire a mettersi in gioco senza paura e senza ricercare necessariamente la perfezione: con poche tecniche di base si possono fare delle cose che già danno molta soddisfazione, e spesso nelle prime lezioni gli allievi si stupiscono dei risultati che riescono ad ottenere”.
Durante il lockdown (“per dare un senso di crescita a questo periodo non certo positivo”), ha autoprodotto un libro, “Haiku resilienti”, dove questi brevi componimenti tipici della tradizione poetica giapponese sono abbinati alle sue illustrazioni.
“Arrivare a Vaie – conclude – all’inizio è stato un po' un caso, ma poi ho scoperto che la casa dove mi sono stabilita era di un pittore e che l'elemento acqua è l'emblema del paese, e ho capito che per me non poteva esserci scelta migliore”.