Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Sabato 8 febbraio al Teatro Fassino di Avigliana "In difesa del fratello Caino" (Ciascuno è innocente. Fino a prova contraria), di e con Alice Corni.
È il giorno del giudizio. Nella Valle di Josafat si apre il processo per il primo crimine commesso nella storia dell’umanità: l’assassinio di Abele per mano del fratello Caino.
Appare Adamo, prologo dell’atto d’accusa, che narra la tragica vicenda per poi lasciare la parola all’avvocato della difesa. Dopo una breve arringa iniziale, l’avvocato accompagna i signori della corte, il pubblico, in un percorso dialettico atto a raggiungere l’assoluzione del suo cliente.
In questa dimostrazione d’innocenza si susseguono al banco dei testimoni i personaggi che hanno preso parte alla vicenda di Caino e Abele. Chiamati a testimoniare, l’avvocato tenta con destrezza di
aggirare i saldi articoli del codice penale per conseguire l’assoluzione di Caino. Il gioco sembra fatto, ma nell’arringa finale, con un colpo di scena, l’avvocato si trasforma nella sua nemesi, Satana, condannando al suo destino il suo cliente.
LO SPETTACOLO
In difesa del fratello Caino è un virtuosismo per attrice sola: tutti i personaggi sono interpretati da un’unica performer.
Il carattere dello spettacolo è leggero e ironico, ma la sua genesi è tutt’altro che comica. I personaggi sono delle allegorie raffiguranti le fasi del lutto vissute dall’artista che le interpreta: lo spettacolo rielabora attraverso il processo artistico un tragico episodio personale.
Rappresenta infatti le dinamiche e i pensieri di una persona che, subendo un lutto o un grave trauma, tende a sentirsi in colpa. Appaiono quindi dei giudici, degli accusatori, delle vittime, dei difensori... Per dipanare questo caos interiore si organizza dunque un processo che si conclude una volta ritrovata la pace.
Il finale dello spettacolo incarna il perdono, raggiungendo un tono delicato e poetico che scioglie i tratti comici mantenuti per tutta l’esibizione.
Alice Corni
Si diploma nel 2008 alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano come attrice. Da subito si appassiona all’ambito della pedagogia teatrale lavorando con Eugenio Allegri e Carlo Boso sulla commedia dell’arte, poi sotto la direzione del maestro Anatolji Vasiliev, con il quale scopre la tecnica del lavoro in Etjude e la ricerca pedagogica russa (metodo Stanislavskij e Knebel).
Durante questa esperienza incontra il regista Giacomo Veronesi con il quale inizia una ricerca sulle dinamiche sceniche e sui principi delle discipline performative che la porta a viaggiare entrando in contatto con contesti artistici internazionali.
In collaborazione di artisti di tutto il mondo cui realizza progetti ed eventi lavorando in diversi
teatri e spazi alternativi a Parigi, Tallin, Edimburgo e Tel Aviv. Si interessa anche al metodo Strasberg
incontrando Paolo Antonio Simioni, con il quale imparerà la tecnica degli steps per l’interpretazione dei personaggi.
Scrive per il teatro testi commissionati e spettacoli di propria produzione e lavora come regista e pedagoga teatrale. È fondatrice e direttrice artistica dell’associazione Avvenimenti.
“E così, per mano di un fratello, della vita, del regno, della sposa di tutto io sono stato privato”
W. Shakespeare, Amleto
Indirizzo
- teatro fassino aviglian corso IV novembre
- Via IV novembre Avigliana Avigliana
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