Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Sabato 12 aprile 2025 alle ore 17,30 s'inaugura al Palazzo delle Feste di Bardonecchia (Piazza Valle Stretta, 1, 10052 Bardonecchia TO) la mostra fotografica “La Luce Invisibile – La Valsusa si veste in infrarosso” di Vittorio Palma, appassionato fotografo torinese, attivo nel campo della fotografia da oltre trent'anni.
La mostra si compone di circa 50 immagini scattate in Valle di Susa con fotocamere appositamente modificate per catturare l'infrarosso vicino.
Si tratta di una tecnica fotografica che lascia grande spazio alla creatività del fotografo e consente di trasfigurare completamente il paesaggio in qualcosa di irreale, marziano, quasi psichedelico.
Gli incantevoli paesaggi della Valsusa, seppur ancora riconoscibili, si trasformano in una proiezione interiore dell'occhio del fotografo, in veri e propri “paesaggi dell'anima”.
La luce invisibile
“La Luce Invisibile”, può sembrare una contraddizione, ma in realtà esiste una “luce”, o meglio, una radiazione elettromagnetica, che non è visibile dall'occhio umano.
I sensori delle moderne fotocamere digitali, dopo una particolare modifica, sono in grado di catturare una parte di questa radiazione elettromagnetica a noi invisibile, detta Infrarosso Vicino (NIR Near Infra-Red), che è l'elemento caratterizzante delle immagini di questa mostra.
Essendo una luce invisibile, quindi senza colori, l'infrarosso “puro” si traduce in immagini in bianco e nero dal forte contrasto e in cui la vegetazione risulta quasi bianca, molto luminosa, grazie alla capacità delle clorofilla di riflettere bene l'infrarosso.
Se, però, oltre alla radiazione infrarossa si cattura col sensore digitale anche una parte dello spettro della luce visibile, è possibile creare immagini dai colori irreali, che si prestano bene all'interpretazione artistica del fotografo.
Il paesaggio si trasfigura allora completamente in qualcosa di irreale, marziano, quasi psichedelico.
Ecco quindi che gli incantevoli paesaggi della Valsusa, seppur ancora riconoscibili, si trasformano in una proiezione interiore dell'occhio del fotografo, quasi un monologo visivo sulle domande esistenziali. Mi piace definirli “paesaggi dell'anima”.
La mostra si compone di tre aree tematiche; la prima consiste di immagini di paesaggi esclusivamente in bianco e nero (infrarosso puro), la seconda di immagini dai falsi colori (infrarosso e visibile), ma con tipi diversi d'interpretazione cromatica, infine la terza contiene alcune immagini ravvicinate di soggetti naturali.
Ogni immagine è accompagnata da una didascalia, che include versi tratti da poesie famose o citazioni di personaggi celebri o, in alcuni casi, frasi poetiche scritte dal fotografo. Queste didascalie non vogliono essere veri e propri titoli, ma piuttosto stimolare l'immaginazione di colui che osserva e aiutarlo ad emozionarsi, come è accaduto al fotografo durante il processo creativo.
Credo sia la prima volta in assoluto che la Valsusa viene ripresa e mostrata in questa “luce invisibile” e di questo mi sento orgoglioso, visto che amo da sempre questa Valle, in cui affonda le sue radici la famiglia di mia mamma.
Le immagini sono tutte frutto di scatti singoli in digitale eseguiti con fotocamere Canon modificate per catturare l'infrarosso; nessuna di esse è stata generata con intelligenza artificiale.
Ho utilizzato in post-produzione il software Adobe Lightroom Classic.
Vittorio Palma
Vittorio Palma
Sono nato e vivo a Torino, trascorro il mio tempo libero in Valsusa, a Meana di Susa.
Sono un Ingegnere Meccanico e lavoro nel campo della meccanica di precisione.
Pratico la fotografia da molti anni con grande passione; ho iniziato a scattare con fotocamere a pellicola Contax Zeiss negli anni '90, per poi passare progressivamente alla fotografia digitale a partire dal 2008; da allora utilizzo quasi esclusivamente fotocamere digitali Canon corredate da ottiche di focale da 11 a 600 mm.
Nel corso degli anni ho affrontato svariati soggetti, tra cui il paesaggio montano e marino, l’astrofotografia, le architetture e il paesaggio urbano ed industriale; mi sono anche dedicato alla cosiddetta “street photography”, la fotografia di strada, che cattura l'istante irripetibile.
Nel 2017 ho scoperto che con le fotocamere digitali, opportunamente modificate, era possibile catturare anche una parte dello spettro della radiazione infrarossa e da allora ho affiancato alle immagini tradizionali anche queste immagini “speciali”, diverse, artistiche.
Dopo aver partecipato ad alcune mostre collettive con il fotoclub “Società Fotografica Subalpina”, di cui ero membro, in novembre 2015 ho esposto la mia prima personale dal titolo “My EXPOsures”, con immagini geometrico – architettoniche dei padiglioni della grande manifestazione Expo Milano 2015.
In aprile 2019 è poi seguita la mostra “Loano Oltre il Visibile”, una raccolta di immagini in infrarosso della bella località ligure, ospitata dal Comune di Loano presso la sala Mosaico del Palazzo Doria.
In agosto 2022, nello stesso luogo, ho presentato la mostra “Loano in Blu”, una serie di immagini, sempre di Loano, scattate tutte nell'ora blu, tra il tramonto e la notte.
A settembre 2023 il Comune di Susa, nella sede del Castello di Adelaide, ha ospitato il mio lavoro dal titolo “Dal Tramonto all'Alba... Cieli di Valsusa”, che presentava immagini di paesaggio astronomico, in collaborazione con l'Associazione Astrofili Segusini, di cui sono membro.
L’ultimo lavoro che ho esposto è stato qui al Palazzo delle Feste di Bardonecchia nell'agosto del 2024 dal titolo “Astro – Landscapes. Luna, Stelle e Paesaggi...”, sempre sul tema del paesaggio astronomico, ma con tutta una serie di fotografie inedite.
Ringrazio di cuore il Comune di Bardonecchia per avermi ospitato nuovamente in questa bellissima sede espositiva.
Indirizzo
- Palazzo delle Feste
- 1 Piazza Valle Stretta Bardonecchia
- Trova sulla mappa.