Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Nella sua falegnameria di Salbertrand Davide Arlaud lavora larice e abete purché siano antichi (anche di 400 anni) o di coltivazione bio, vale a dire provenienti da una filiera riconosciuta e certificata, che reimpianta un albero ogni volta che ne viene tagliato uno.
Ciò che colpisce subito osservando i suoi lavori è il suo talento di creatore: partendo da materiali destinati all’abbandono compone un oggetto che racconta le storie di ciò che quegli elementi erano nella loro vita precedente, e che adesso sono diventati il tavolo che si desidera a tutti i costi mettere in sala.
Il rispetto per il legno è per lui una cosa veramente concreta ed imprescindibile, tanto da fargli rifiutare i lavori che non lo convincono. Ma il cuore di tutto sono “i legni esausti”, che se per qualcuno sono legna da falò, per Davide sono sempre vivi e rappresentano la materia sovrana con la quale esprimere il suo talento.
Da ogni pezzo recuperato esce un’idea che le sue doti artigiane poi sviluppano, così quanto rimane di vecchie baite, alberi curvati da valanghe, capriate rotte dal vento, pattini di antiche slitte da fieno, o un’enorme radice rotolata nel fiume diventa adesso la base e i tiranti di un tavolo, la seduta di una panca, l’anta di una credenza, la cappa di una cucina.
Oltre al legno vengono riutilizzati vecchi materiali come maniglie delle catene delle mucche, corna di cervo, antichi chiodi, che si trasformano in intarsi a forma di cuore (nella falegnameria c’è anche una forgia per realizzare direttamente ciò che serve e come serve), gli inserti di un tavolo, maniglie, il battente di un portone.
Il risultato è un lavoro sempre unico ed originale che racconta momenti e storie della Valle di Susa e delle sue montagne: nel bel bel libro sulle case di montagna restaurate in Valle di Susa (“Case di Montagna. Vivere nella Via Lattea e dintorni”) il nome di Davide compare ovunque, e non certo per caso.
Lo sanno bene i proprietari delle sue creazioni, che fanno bella mostra di sé in baite e chalet dell’Alta Valle, ma anche a Milano, in Veneto, in Val d’Aosta, in Francia o a Londra.
Proprio a Londra negli anni ‘90 Arlaud ha trascorso i primi fondamentali anni di “formazione”, incontrando un ambiente culturale dove artigiani ed artisti proponevano le loro idee di riciclo e riuso dei materiali secondo una visione positiva ed organica che adesso lui ripropone nella sua bottega, e che è diventata la bussola del suo essere falegname. Per questo sul biglietto da visita c’è scritto “mobili in legno vecchio”...
Ad aiutarlo nelle sue attività c’è una "grande famiglia”: i suoi preziosi collaboratori che lo aiutano con impegno e secondo le loro migliori capacità.
Come Lorenzo, specializzato nella fattura di porte interne, o Alessandro, che si occupa di intarsiare e scolpire. Senza dimenticare Lara, la moglie di Davide, che supervisiona ed organizza il tutto, oltre a cucinare e riunire la grande famiglia intorno alla tavola. Di legno vivo, ovviamente.