Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
l rinvio del Carnevale, inizialmente previsto per sabato 8 febbraio a causa delle previsioni meteo che davano forte maltempo ha reso necessaria da pare del Comune e della Pro loco l’individuazione di una nuova data per lo svolgimento della festa.
Tenuto conto degli impegni già presi dai tanti carri allegorici che parteciperanno, si è infine optato per domenica 23 marzo, con il tradizionale programma pomeridiano.
Il programma della manifestazione
Quindi si parte alle 12 con le bontà preparate dalla Pro loco in piazza Molines: polenta, spezzatino, formaggi, panino con porchetta di Ariccia, dolci di Carnevale, vin brulé, cioccolata calda, etc.
La sfilata dei carri allegorici e dei gruppi a piedi, accompagnati dagli sbandieratori di San Damiano, dalla Banda Leone XIII e dalle majorettes partirà alle 14,30 da via Torino, poi percorrerà viale Regina Elena e le due piazze prima di arrivare in piazza Molines. Qui la presentazione condotta da Mauro Neirotti con la musica di Beppe dj.
Nel frattempo in Piazza Mautino a partire dalle 15,30 ci sarà il Carnevale dei Bimbi: animazione con Mago Marando, bolle di sapone, baby dance e battaglia di coriandoli!
La chiusura sarà alle 17,30 in Piazza Molines con il rogo del Titun, il manichino che rappresenta il Carnevale. A seguire: DJ set con Matteo Dianti e tanto divertimento con apericena e street food.
Saranno inoltre accese in piazza San Lorenzo le proiezioni a tema carnascialesco del Festival delle Luci.
Per informazioni: ufficio turistico 011 9374053.
Un po' di storia
Il Carnevale di Giaveno come lo si conosce oggi ha origini relativamente recenti. La prima edizione della festa è dell’anno 1951, grazie all’accordo ed alla volontà di un vasto gruppo di cittadini: Giovanni Dovis, Giuseppe Rei e Piero Vai, Vigili del Fuoco, in particolare ne furono i promotori. La prima edizione conta su pochissimi fondi a disposizione, ma moltissimo entusiasmo da parte dei Giavenesi, che vogliono si interrompa la scura epoca precedente vissuta dal paese.
La prima fase, che si può dire vada dal 1951 ai primi anni sessanta, accoglie carri allegorici provenienti dalle città vicine, oltre che giornalisti provenienti dalle testate locali e del capoluogo. I fondi raccolti vengono stanziati per le scuole e la casa di riposo. La maschera del Bergè, che rappresenta un pastore in abiti tradizionali e quella della Bergera, la moglie, nascono nel 1952, ma si dovrà aspettare il 1956 per veder comparire i Bergerotti, cioè i figli. Il Carnevale, in questa prima fase, dura circa una settimana e va a concludersi con il tradizionale rogo.
Nel 1960 nasce la Pro Loco Giaveno, il cui primo presidente è il dottor Aldo Perazzini: grazie all’associazione possono essere messe a frutto diverse attività di promozione, oltre all’organizzazione delle mostre pittoriche di livello, rendendo il Carnevale Giavenese una tradizione.
Da quell’anno la manifestazione assumerà sempre maggior rilievo, sino a diventare quella che è oggi.
“Aspettiamo bambini, ragazzi e adulti per una grande festa che porti allegria nei cuori di tutti – dice il Sindaco Stefano Olocco – Una manifestazione che da oltre 70 anni è un punto fermo nel nostro calendario di eventi. Ringrazio la Pro loco per l’organizzazione, l’Associazione Valsangone turismo e tutti gli uffici e i volontari che saranno impegnati per garantire lo svolgimento in sicurezza. Quest’anno ho fortemente voluto che il Carnevale si svolgesse nell’epoca giusta, e non in prossimità della Pasqua come succedeva da qualche tempo; ogni cosa ha la sua stagione e voglio che si rispettino le tradizioni, quando Carnevale era un momento gioioso prima del periodo di austerità e penitenza. La sfilata serale è una novità che speriamo sia apprezzata, così come lo era stata la versione del 2019: in questo modo mi auguro di avvicinare bambini e soprattutto giovani alla festa”.
Anche la Presidente Pro loco, Ivana Usseglio, si unisce ai ringraziamenti a tutti coloro che collaborano per la buona riuscita dell’evento: “Aspettiamo tantissime maschere dai paesi della Provincia e della Regione; sarà di sicuro un bel momento per incontrarsi tra persone che credono nella tradizione. Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione per interpretare la famiglia del Bergé, che come consuetudine farà visita nelle scuole e nelle case di riposo del territorio”.
La famiglia del Bergé 2025
La Famiglia del Bergé è così composta: il Bergè è impersonato da Ugo Giai Gischia, la Bela Bergera da Simona Macsim, i Bergerotti da Leonardo Bergero e Marta Cantore. Li accompagnano il Sindaco del Carnevale Mario Calcagno Tunin e il padrino e madrina della manifestazione, Parinc e Marina interpretati da Luciano Silvestri e Rosa Pappadà: saranno tutti ospitati sul carro dello Scarpone.
Indirizzo
- Piazza Molines
- Giaveno
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