Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
La Fattoria Sociale E.Gi.Ivo deve il nome a tre persone importanti per Cristiana, ideatrice e referente di tutte le attività che si sviluppano intorno a questo antico casolare di campagna fra Drubiaglio e Rivera: Ettore, lo zio, Gidio - da Egidio - che ha portato in questo spicchio di Valle di Susa le sue viti da Ivrea e che con i suoi 97 anni è solo da un paio d’anni impossibilitato a lavorala, e Ivo, suo papà.
La Fattoria sociale nasce e si sviluppa come progetto multifunzionale, affondando bene le sue radici nell'ampio spazio di orto che circonda la massiccia cascina rimessa all'onor del mondo nel 2019: alberi da frutta e ortaggi (mele, pere, ciliegie, pesche, cachi, melograni, cavoli, cavolfiori, finocchi, insalate - ma dipende ovviamente dalla stagione) e piccoli frutti si estendono oltre la vigna, mentre su un piano rialzato in lontananza si trova la coltivazione di fragole.
Qui sopra la vigna piantata da Egidio, a destra in alto i frutti dell'orto. Qui di fianco la coltivazione di fragole e la staccionata del recinto degli asini viste dall'alto.
"Il motivo per cui le fragole sono coltivate su un piano rialzato è per facilitare il lavoro dei ragazzi con disabilità chiamati a prendersene cura oppure uomini e donne con difficoltà motorie”, ci spiega Antonella, stretta collaboratrice di Cristiana per tutte le attività della Fattoria. "Legati all'agricoltura portiamo avanti tanti progetti con valenza sociale e/o terapeutica fra i quali, ad esempio, anche delle esperienze lavorative con dei ragazzi di messa alla prova, che hanno contribuito e risposto positivamente alle attività di volontariato previste nell’orto.“
Fra le tante idee di Crstiana e Antonella c'è anche quella di fondare in futuro una CSA, ovvero una “Comunità a sostegno dell'agricoltura”. Questa forma di “società” prevede, per chi aderisce, in cambio di una erogazione liberale annua o mensile, di ricevere un quantitativo di prodotti coltivati nell’orto: un format che mette in condivisione anche al rischio di impresa, accettando la possibilità di andare incontro ad un raccolto di un valore inferiore alla cifra donata.
Fra le attività più importanti della Fattoria ci sono sicuramente gli interventi assistiti con gli animali, che prendono forma grazie alla presenza di due asinelli co-terapeuti (Bijoux, salvata da un’associazione contro il maltrattamento degli animali, e Filou), insieme a diversi conigli e a tre bovare, un meticcio e un border collie.
“Tutti animali fortemente empatici” assicura Antonella. “Oltre agli animali, anche il progetto dell’adozione degli alberi è un altro bell’esempio di ciò che facciamo qui in fattoria”, continua, spiegando come tutti gli alberi presenti nella proprietà sono legati a qualche storia particolare e/o con un forte significato emotivo: “adozioni fatte da scolaresche, persone con particolari motivi personali e/o solidali”, ci racconta, indicando un bellissimo ulivo adottato, per primo fra gli alberi presenti, da una da una scuola materna ebraica di Torino.
Ricco di prospettive per il futuro dei più giovani è anche il servizio di tutoraggio che viene erogato ai ragazzi con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e i diversi progetti che vedono protagonisti persone con disabilità di fasce di età diverse, mentre con l'iniziativa “Sabato in fattoria”, i gruppi di ragazzi che si recano in Fattoria possono passare dai compiti mattutini alle non meno importanti attività pratiche che si svolgono nell’orto e all’aria aperta.
Per un progetto seguito e fra i più importanti per i ragazzi, un’altra attività presente per gli adulti e i genitori è invece quella dello Zentangle - una tecnica di disegno artistica nata in Germania attraverso la quale da linee e scarabocchi ci si riesce a rilassare producendo arte.
Anche il progetto con la Fondazione Magnetto rende bene la filosofia che sta dietro alla Fattoria Sociale E.Gi.Ivo: grazie ad una collaborazione che va avanti oramai da qualche anno, in cambio di una donazione annuale della Fondazione, la fattoria consegna il cibo agricolo prodotto alla Caritas di Villardora, che a sua volta gestisce e consegna gli ortaggi e la frutta alle persone colpite da difficoltà economiche in diversi paesi della zona.
“Il territorio, sia nell’accezione di legame con la terra che in quella di rapporti con le realtà umane, economiche e sociali che ci circondano, per noi è fondamentale” ci spiega Cristiana, di formazione psicologa e vero e proprio motore di questo grande e affascinante progetto agricolo-solidale-educativo.
Attività ludiche e terapeutiche professionali con gli animali, servizi di tutoraggio per uno studio ed una educazione innovativa (responsabilizzando l’apprendimento) e pratica per ragazzi delle elementari e delle medie, comunità a sostegno dell’agricoltura, adozione di alberi e progetti solidali per i più svantaggiati o le persone con disabilità, tecniche artistiche per rilassarsi dedicate a tutti: la Fattoria Sociale E.Gi.Ivo è l’esempio concreto di come sia possibile conservare e anzi proporre un contesto valoriale “alto” e ricco di significato, andando oltre i muri della stessa cascina per trasformare un semplice luogo fisico in un avamposto progettuale che mette in relazione natura, educazione e solidarietà.
Indirizzo
- Fattoria E.Gi.Ivo
- 18 Via dei Suppo Avigliana
- Trova sulla mappa.
- info@fattoria-sociale-egiivo.org
- +39 391 112 9251
- http://www.fattoria-sociale-egiivo.org/index.php?option=com_jevents&view=list&layout=events&Itemid=101