Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Lo sguardo del capriolo, con quei due occhioni scuri e teneri, sotto ai quali sono poste le ghiandole odorifere, è talmente dolce che ispira simpatia a prima vista. Il capriolo (sopra al titolo in una bellissima immagine di Giuseppe Pinin Becchio) è un ungulato appartenente alla famiglia dei cervidi, totalmente assente in Irlanda e nelle isole del Mediterraneo, ma diffuso in gran parte dell'Europa continentale ed in Gran Bretagna.
Le Alpi e gli Appennini italiani ne ospitano molti esemplari, ma sta rapidamente ricolonizzando anche i boschi della pianura padana e quelli lungo il Po.
Capriolo - Anna Gelmetti
Diffuso nei boschi caratterizzati da un ricco sottobosco inframezzato da radure e cespugli, non disdegna colline, montagne e zone umide. D'estate lo si può incontrare nei pascoli fino a 2.400 metri, mentre nella stagione invernale scende di quota via via che il manto nevoso aumenta, pur riuscendo a svernare anche oltre i 2 mila metri, approfittando degli spazi dove la neve viene spazzata via dal vento o dalle slavine. Agile e scattante, si muove con molta grazia ed è in grado di sopportare anche temperature fino a -20° sotto zero.
Il suo palco di corna è corto, abitualmente caratterizzato, nel capriolo adulto, da 3 punte per lato. Così come accade per il cervo ed il daino, anche al capriolo da ottobre a dicembre cade il palco, che ricresce alla fine dell'inverno. Le corna sono difficili da rinvenire in natura, in quanto vengono predate da altre specie che se ne nutrono, essendo costituite da una sostanza cartilaginea.
Capriolo - Maria Rita Brun
Lungo da 90 a 130 centimetri, raggiunge un'altezza (alla spalla) compresa tra i 55 ed i 77 centimetri, ed il suo peso può oscillare tra i 10 ed i 27 kg. Il suo colore varia dal rosso al marrone, con muso grigio. La gola, il ventre e la zona perianale sono bianche, con coda cortissima. La femmina ha un ciuffo di peli che le ricopre la vulva. Il capriolo è sessualmente maturo a circa 14 mesi e può raggiungere un’età di 18 anni.
La sua sopravvivenza è messa a dura prova dai numerosi predatori che attentano alla specie: oltre al genere umano ed alle sue battute di caccia, il rischio deriva da lupi, orsi, linci, volpi, gatti selvatici, aquile, gufi reali, martore, sciacalli e cinghiali. Piuttosto solitario, il capriolo ha un comportamento sociale complesso. Per gran parte dell’anno i maschi stanno in solitudine, mentre le femmine si raggruppano in branchi da 3 a 7 esemplari, alla cui guida c’è una femmina dominante.
Maschio e femmina di capriolo - Marco Coraglia
La stagione degli amori, caratterizzata da un corteggiamento serrato in cui la femmina viene inseguita dal maschio, va da metà luglio a fine agosto. La gestazione dura circa 9 mesi e mezzo e si conclude in tarda primavera – inizio estate con la nascita di 1 o due cuccioli, raramente tre, con un mantello bruno caratterizzato da fitte macchioline bianche. Soltanto in autunno i maschi abbandonano la loro solitudine per ricongiungersi ai branchi di femmine, che restano comunque al comando, relegandoli in fondo alla gerarchia sociale.
Il capriolo viene spesso raffigurato anche in quadri, mosaici e sculture, e con particolare frequenza lo si può vedere riprodotto al fianco di Diana, la dea della caccia.
Questo animale è uno dei protagonisti della favola Fratellino e Sorellina, dei fratelli Grimm, e del romanzo Bambi, la vita di un capriolo, dell'autore austriaco Felix Salten, da cui la Disney nel 1942 trasse il fortunatissimo film di animazione Bambi. Siccome però i caprioli non abitano gli Stati Uniti, la Disney decise di trasformare Bambi in un cervo dalla coda bianca, un animale più familiare per i bambini americani.
Capriolo - Anna Gelmetti