Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Cinema in Verticale è una rassegna dedicata al cinema, alla cultura e agli sport di montagna, nata nel 1999 come anteprima del Valsusa Filmfest, storico festival cinematografico e culturale di comunità la cui 29^ edizione si svolgerà nei mesi di marzo e aprile in diversi comuni della bassa e alta Valle di Susa.
In collaborazione con il Comune di Condove, giovedì 27 febbraio 2025, alle ore 20:45 presso la biblioteca comunale Margherita Hack della cittadina valsusina e come sempre ad ingresso gratuito, si terrà un evento dedicato alla storia dell’alpinismo femminile.
Protagonista della serata sarà Linda Cottino, giornalista ed esperta di cultura della montagna, che terrà una conferenza ispirata al suo libro "Una parete tutta per sé. Le prime alpiniste: sette storie vere" (Bottega Errante Edizioni).
Una bella occasione di riflessione sulla storia e sul ruolo delle donne nell’alpinismo, tra sfide, resistenza e conquiste in un lungo percorso di accettazione e indipendenza, contro i pregiudizi del mondo maschile.
Una parete tutta per sé
Il titolo del libro richiama esplicitamente “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, e si ricollega simbolicamente all’emancipazione femminile anche in ambito alpinistico. Così come la scrittrice inglese rivendicava per le donne uno spazio autonomo per potersi dedicare alla letteratura, anche in montagna le alpiniste hanno dovuto conquistare "una parete tutta per sé", per liberarsi dalla predominanza maschile e affermarsi in libertà. Una connessione che si rafforza ulteriormente se si pensa che proprio nel 1929, anno di pubblicazione del saggio della Woolf, si svolse una delle ascensioni più difficili dell’epoca, sul Grépon, compiuta da una cordata femminile, formata dalle francesi Alice Damesme e Micheline Morin.
“Una parete tutta per sé” racconta le vite di Meta Brevoort, la prima grande esploratrice e pioniera sulla Meije nelle Alpi del Delfinato; Marie Paillon, la prima intellettuale della montagna e tra le prime a far cordata femminile con la fortissima Kathleen Richardson; le sorelle Pigeon, con una prima al Monte Rosa; Elizabeth Aubrey Le Blond, fondatrice del Ladies’ Alpine Club. Attraverso le storie di queste sette donne straordinarie, il volume esplora il rapporto tra alpinismo e emancipazione femminile, rivelando le vicende di pioniere che sfidarono convenzioni sociali e pregiudizi per dedicarsi alla scalata.
L’autrice ripercorre anche alcune delle tappe fondamentali dell’affermazione femminile nella pratica dell’alpinismo, dagli anni delle prime pioniere dell’Ottocento, a Fanny Bullock Workman, esploratrice statunitense che nel 1906 scalò il Pinnacle Peak in Himalaya nel corso di una delle sue otto spedizioni cartografiche, passando per le scalatrici degli anni ‘30 come Mary Varale, Ninì Pietrasanta e Paula Wiesinger, fino ai grandi exploit degli anni ‘70 e ‘80, con le prime ascensioni femminili sugli Ottomila e le competizioni di arrampicata che hanno ridotto il gap di genere sulle alte difficoltà. In particolare, il libro racconta la storica impresa di Lynn Hill, che nel 1993 fu il primo essere umano a percorrere in libera la via del Nose su El Capitan, dimostrando come l’alpinismo femminile non fosse più relegato in secondo piano.
La sua ricerca è nata dalla scoperta della storia, a lungo dimenticata, delle otto alpiniste sovietiche intrappolate in una bufera sul Pik Lenin nel 1974, vicenda che ha acceso il suo interesse per il contributo delle donne all’alpinismo.
Linda Cottino
Linda Cottino, giornalista e appassionata di sport di montagna, ha diretto la rivista “ALP” e collaborato con varie testate, tra cui la web tv italo-francese AlpChannel, il mensile “in movimento”, la rivista del CAI “Montagne 360”. È nella giuria del premio ITAS di letteratura di montagna e nella commissione di selezione dei film del Trento Film Festival. È editor della collana di guide Marco Polo della casa editrice EDT. Ha pubblicato Qui Elja, mi sentite?, sulla tragica spedizione di alpiniste sovietiche al Pik Lenin nel 1974; Nina devi tornare al Viso, dedicato alla prima donna in cima al Monviso; L’alpinismo è tutto un mondo, scritto con Silvia Metzeltin (premio Gambrinus Mazzotti 2022 e premio speciale Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco 2022).
Tra il 31 gennaio e il 29 marzo Cinema in Verticale propone 9 appuntamenti ad ingresso gratuito in 4 Comuni della Valle di Susa e in un Comune della Val Sangone con incontri, film e documentari in compagnia di autori, protagonisti ed esperti.
SCOPRI DI PIÙ: GLI APPUNTAMENTI DI "Cinema in Verticale" 2025
Nei giorni seguenti la rassegna proseguirà con altri DUE appuntamenti
Il 28 febbraio si ritorna alla sede CAI di Giaveno con “50 anni di Rocciamelone”, evento in cui Susy Gugliemino e Fulgido Tabone, storico gestore del rifugio Ca’ d’Asti, racconteranno la loro lunga esperienza di vita sulla montagna simbolo della Val di Susa.
Il 1° marzo al cinema comunale Condove, in collaborazione con il CAI Almese, il regista Gabriele Canu presenterà il suo film "Sadpara", un viaggio emozionante nel cuore delle montagne pakistane che si è aggiudicato il premio per il miglior film nella categoria cultura di montagna al New Zealand Mountain Festival e al MH filmovy Festival, oltre ad aver ottenuto menzioni speciali della giuria al Banff Centre Mountain Film and Book Festival e al Graz Mountain Film Festival.
Tra il 31 gennaio e il 29 marzo il programma di Cinema in Verticale prevede un totale di 9 appuntamenti ad ingresso gratuito in 4 Comuni della Valle di Susa e in un Comune della Val Sangone, proponendo incontri, film e documentari in compagnia di autori, protagonisti ed esperti.
L’associazione Valsusa Filmfest organizza Cinema in Verticale in collaborazione con l’associazione Gruppo 33 di Condove, con i CAI di Bussoleno, Giaveno e Almese, con i comuni di Bardonecchia, Condove e San Giorio di Susa, e con il patrocinio della Unione Montana ValleSusa.
Indirizzo
- Biblioteca Civica
- 1 Via Roma Condove
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