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Straordinario esempio di archeologia industriale di primo Novecento, il Dinamitificio Nobel di Avigliana fu costruito nel 1873 in una zona collinare posta ai margini del centro abitato. Fornito di energia elettrica e di ferrovia interna collegata con la stazione di Avigliana, era dotato di laboratorio chimico e produceva, oltre agli esplosivi, intermedi chimici, sottoprodotti delle lavorazioni principali, concimi e vernici.
Fino alla metà degli anni ’60 quando la produzione fu spostata a Orbetello, impiegò migliaia di persone, anche tante giovani donne, che avevano in particolare la mansione di cartuccere, ovvero grazie alle loro mani piccole riempivano le cartucce. Alcune famiglie di Avigliana emigrarono alla fine dell’Ottocento in Sudafrica per insegnare alla manovalanza di quel luogo come organizzare e condurre la fabbrica: infatti, l’insediamento ai piedi delle Alpi era considerato un modello.
Durante l’ultimo conflitto mondiale lo stabilimento fu teatro di bombardamenti e azioni partigiane. La fabbrica ha chiuso i propri battenti negli anni Sessanta.
Il Museo Dinamitificio Nobel si configura come un tassello della memoria collettiva del territorio non solo aviglianese e testimonia le trasformazioni sociali e produttive avvenute negli anni. La struttura, unica nel suo genere, conserva i resti monumentali della più importante fabbrica mondiale di esplosivi degli anni '40. L'ecomuseo è una testimonianza eccellente di archeologia industriale e del rapporto tra sviluppo, territorio e realtà sociale del secolo scorso.
Informazioni:
Comune di Avigliana, Museo del Dinamitificio Nobel
Ufficio Informazioni Turistiche di Avigliana, tel. 011/9311873 - ufficioiat@turismoavigliana.it
Indirizzo
- Museo del Dinamitificio Nobel
- Avigliana
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