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Il 20 giugno 2024 (ora italiana) ritorna il solstizio d’estate, l’evento che segna l’inizio del periodo estivo nell'emisfero settentrionale (nella foto un'immagine estiva della Via Lattea scattata da Walter Demichelis).
Dal latino solstĭtĭum, (composto da sōl, «Sole», e sistĕre, «fermarsi») il solstizio d'estate è in astronomia il momento in cui il Sole raggiunge la massima altezza sull'orizzonte. Si tratta dunque di un momento specifico, che ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all'anno precedente, e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell'anno bisestile, introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario.
A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno oppure il 21 o il 22 dicembre. Quest'anno il solstizio d'estate cade il 20 giugno 2024 alle 22.51: in quel momento il Sole raggiungerà il punto di massima elevazione sull’orizzonte. Questo è quindi il giorno più lungo dell'anno: la luce del sole illuminerà l’emisfero settentrionale per più di 15 ore
Il solstizio d'inverno, che si verifica quando il Sole a mezzogiorno è alla minima altezza rispetto all’orizzonte, cade invece nel giorno più corto dell'anno: quest'anno il 21 dicembre 2024.
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Le stagioni meteorologiche iniziano invece una ventina di giorni prima, rispetto all’effettivo momento degli equinozi e dei solstizi. L’estate, da questo punto di vista, era quindi già iniziata da alcuni giorni.
Nella storia il solstizio d'estate, rappresentando l'inizio dell'omonima stagione, è sempre stato occasione di feste, come i Litha nel neopaganesimo o la natività cristiana di Giovanni Battista, la cosiddetta "Notte di San Giovanni".
Talvolta nelle zone di cultura celtico-germanica la "Festa del sole di mezza estate" era associata anche alla celebrazione della mascolinità e della sua funzione sociale.
Nel tardo Impero romano, riferendosi al solstizio d'inverno, si parlava di Sol Invictus (Sole invitto) per celebrare il giorno in cui il Sole smetteva di calare sull'orizzonte.
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La "Festa della Musica"
Il solstizio d'estate è anche l’occasione in cui si celebra la Festa della Musica, una manifestazione che invita professionisti, scuole di musica, cori, orchestre, bande ed appassionati ad esibirsi per le strade, nelle piazze, nei cortili. Il fine è quello di trasmettere, attraverso la musica, un messaggio di partecipazione, integrazione, armonia e universalità. Ma è anche un modo, per gli artisti, di far conoscere la propria arte e la propria passione, di scambiarsi opinioni e di imparare dal confronto.
L’iniziativa venne promossa nel 1982 dal Ministero della Cultura francese. Aderirono poi, a partire dal 1995, numerose città europee. Dal 2016, grazie al lavoro della AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica) e del Ministero dei Beni Culturali e turistici, sono entrate a far parte del progetto più di 350 città italiane, coinvolte in un grande evento musicale distribuito su tutto il territorio nazionale.