Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Sabato 1 ottobre nella splendida cornice dell’azienda agricola Venturino, presso “il Ciabot” di frazione Colpastore, si è avviata la manifestazione Fungo in Festa con un convegno sulla valorizzazione del prodotto tutto l’anno.
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Il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha garantito il sostegno della Regione al sistema agroalimentare territoriale per favorire l’export, e ha ricordato tutto il sistema dei finanziamenti GAL e europei per continuare a portare avanti sostenibilità, tracciabilità e innovazione dei prodotti piemontesi.
Il moderatore Ezio Giaj, esperto di cibo e Fondatore del Museo del Gusto, ha parlato anche dei Distretti del Cibo, che stanno nascendo proprio per la promozione dei prodotti tipici.
Il sommelier Riccardo Oliva ha raccontato come mai il fungo di Giaveno è così rinomato e che se ne parla fin dal 1600. Ha ricordato anche il giavenese Francesco Garnier Valetti che riprodusse con la cera i porcini (oltre a verdura e frutta, in particolare mele), reperti preziosi oggi custoditi al Museo della Frutta di Torino. Da qui, ha descritto le diverse varietà presenti nei boschi di Giaveno e della Val Sangone, facilitate nella crescita da un microclima particolare dovuto all’esposizione est-ovest e al terreno particolare che dona sapore e profumo molto intenso. È poi passato all’abbinamento dei vini migliori per ciascun tipo di fungo.
Elena Schina, Responsabile CNA Agroalimentare Torino e Piemonte e Coordinatrice Progetti CNA Torino, ha illustrato il progetto “Laboratorio Alte Valli: piattaforma, vetrina e strumento per le imprese del territorio”, a cui verrà dedicata un’apposita giornata di presentazione alle ditte interessate il prossimo 24 ottobre: quando le imprese valorizzano la tipicità territoriale e sono supportate dalle amministrazioni, si possono raggiungere grandi risultati per tutto il “racconto” del territorio.
Clemente Inaudi, fondatore della omonima ditta di Borgo San Dalmazzo specialista nella conservazione di funghi e tartufi che vende in tutto il mondo, ha raccontato com’è nata la sua impresa, per essere di stimolo a giovani intraprendenti. Tanti sacrifici iniziali per arrivare a un successo planetario, puntando sulla qualità del prodotto e sulla lavorazione rigorosamente a mano. “Lavorare il fungo non è facile. Il prodotto cresce tutti i giorni, quindi non ci fermavamo mai; la pulizia e la lavorazione richiedono personale qualificato per un controllo manuale uno a uno”, racconta. Oggi la ditta ha 25-30 dipendenti ed esporta in tutto il mondo.
Infine Giuseppe Romeo, chef de La Trattoria della Buffa, ha raccontato l’esperienza de Il Ciabot, che lo vede protagonista insieme a Ezio Canale, produttore del primo vino valsangonese, e a Martina Versino. Per dimostrare di cosa sono capaci, creando eventi tra le vigne, hanno preparato una gustosa degustazione comprendente l’assaggio di diversi piatti ai funghi e del vino “Gabrie” prodotto dalle vigne in cui si è svolto il convegno.
Il Sindaco Carlo Giacone, presente con il vice Stefano Olocco e con gli Assessori Marilena Barone, Anna Cataldo, Edoardo Favaron e diversi Consiglieri comunali, si è detto molto soddisfatto dell’incontro: “A partire da tanti anni fa, da quando ero Assessore al turismo, ho sempre avuto l’obiettivo di valorizzare la nostra preziosa risorsa, conosciuta in tutta la Regione, il Fungo Porcino di Giaveno.
La possibilità di conservare il fungo, creando dei prodotti quali funghi essiccati o sottolio può generare una filiera importante per l’economia dell’intera Val Sangone. L’obiettivo di questi incontri è fare rete con altre esperienze virtuose, le Istituzioni Regionali e cercare ispirazione per lavorare tutti insieme in sinergia, promuovendo al meglio il nostro prodotto di punta e insieme a esso tutto il nostro territorio”.
Si ringraziano per le foto "Il Ciabot", Rudy Allimondi e Stefano Olocco.