Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Gli impianti sciistici sono indubbiamente una delle principali risorse turistiche della Valle di Susa: grazie ad essi il nostro territorio è conosciuto in tutto il mondo, specie dopo le Olimpiadi del 2006. Forse però non tutti sanno che, nelle origini di questa pratica sportiva, le nostre valli hanno giocato un ruolo di primo piano.
Se infatti lo sci è nato dall'esigenza di potersi spostare evitando di sprofondare nella neve, una pratica che affonda le radici nella preistoria (in Russia è stato rinvenuto uno sci di legno datato 6300/5000 A.C.) l'avvento della pratica sciistica in Italia è avvenuto proprio sulle cime valsusine.
Nel 1896 Adolfo Kind, ingegnere svizzero residente a Torino, al ritorno da uno dei suoi viaggi in terra elvetica portò con se un paio di Ski in frassino, di marca Jakober. I suoi amici, entusiasti della novità, si lasciarono affascinare da questa nuova passione, e lo stesso Kind impartì loro le prime lezioni in un contesto davvero originale: dapprima sui tappeti del salotto della sua villa liberty, poi nel vicino parco del Valentino, sulle pendici della collina torinese.
Adolfo Kind a Bardonecchia
La prima escursione sci-alpinistica avvenuta in Italia ebbe luogo il 24 gennaio 1897 quando Kind ed alcuni amici, partiti dalla stazione di Borgone, salirono la montagna di Villar Focchiardo e raggiunsero il Monte Salancia, nei pressi del Colle del Vento. Di qui scesero a Giaveno con gli sci dal versante della Val Sangone, lungo la valle del Sangonetto.
L'anno successivo Kind e una dozzina di seguaci salirono in tram fino a Giaveno e raggiunsero gli oltre 2 mila metri del Monte Cugno dell'Alpet, poco ad est della punta dell'Aquila, località destinata a diventare negli anni successivi un vero e proprio "campo scuola"
Adolfo Kind ed i suoi amici nel 1899 salirono ai 3 mila metri del monte Tomba, sopra il lago del Moncenisio, e già nel 1901 fondarono all'interno del CAI lo Ski Club Torino, finalizzato "all'allenamento nel pattinaggio e nelle escursioni sciistiche".
Prà Fieul in Val Sangone divenne così lo scenario delle loro evoluzioni, almeno fino a quando la grangia riscaldata che avevano attrezzato divenne troppo stretta per il numero crescente di adepti. Così, anche perchè la neve in zona non era particolarmente abbondante, il gruppo nel gennaio 1906 decise di spostarsi ad Oulx, dove inaugurò la prima stazione alpina italiana.
Un mese dopo, a Sauze d'Oulx, fu organizzato il primo corso di sci, che vide partecipi anche alcuni ufficiali dei reggimenti alpini e fu diretto dal norvegese Harald Smith. Proprio a Sauze Adolfo Kind costruì un rifugio, tuttora esistente sotto il nome di Capanna Kind, nel comprensorio sciistico di Sportinia.
Adolfo Kind perse la vita in un incidente in montagna nell'estate del 1907. Ne raccolse il testimone il figlio Paolo, che già lo aveva accompagnato in numerose imprese, che nel 1908, insieme al saltatore norvegese Harald Smith, realizzò a Bardonecchia il primo trampolino di salto con gli sci. Sempre in quell'anno venne fondato lo Ski Club Bardonecchia, che nei mesi scorsi ha festeggiato il 110 compleanno.
La pista di salto al Colomion
Nel febbraio 1909 si svolsero una serie di gare nazionali e internazionali, valide anche per il primo Campionato Italiano Assoluto nelle discipline di salto, fondo e discesa, a cui assistettero oltre tremila persone. Nella gara di salto il titolo italiano fu vinto da Paolo Kind, mentre nel concorso internazionale Harald Smith ottenne il record del mondo, rendendosi protagonista di un salto di 43 metri. Degna di nota è anche l'impresa del fratello Trigwe, che si fermò a 40 metri.
I fratelli Smith nel Concorso Internazionale di salto a Bardonecchia