Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Entrare nella miniera di Garida in frazione Forno di Coazze è anche un percorso all’indietro nel tempo: avventurandosi nel ventre della montagna, si va verso gli strati più vecchi di materiale geologico, a scoprire le rocce e i minerali che compongono le Alpi.
A Forno si cercava il talco: il filone è lo stesso della Val Germanasca, ma qui era presente in quantità scarsa, non remunerativa. Lungo la galleria principale si trovano molti vicoli ciechi, segno che il filone rimaneva un sogno. L’estrazione terminò dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il percorso comprende un piccolo tratto a piedi in esterna, dal punto di ritrovo presso la Finestra della Resistenza, attraverso borgata Prialli fino all’imbocco della miniera. Qui alcuni vagoncini Decauville (non originali in realtà) accolgono i visitatori che vengono muniti di caschetto con luce per l’ingresso. La visita si svolge lungo i cunicoli per circa 800 metri, presenta pochissimo dislivello ed è adatta a tutti, purché ben equipaggiati con scarponcini impermeabili.
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Non vi è sensazione di chiusura o soffocamento, perché la ventilazione naturale è ottima; in alcuni punti il soffitto è basso, ma basta piegarsi un poco. La visita interna dura circa un’ora; i gruppi sono piccoli per consentire a tutti di vedere e sentire bene. Molte gallerie sono ancora da esplorare. L’Associazione Ge.co. che gestisce il sito e l’Ecomuseo di Coazze ha di recente rimesso a posto alcuni muretti a secco esterni.
Le fotografie sono di Federico Elia.
Le visite partono alle 14,30 da Forno di Coazze, e si svolgono nelle giornate di luglio: sabato 15, domenica 23, sabato 29, e di agosto domenica 6, sabato 12, domenica 20, sabato 26.
Ingresso 10 € adulti (8 € soci CAI e GECO), 7 € bambini.
Prenotazione obbligatoria presso l’ufficio turistico di Coazze 011/ 9349681 turismo@comune.coazze.to.it.