Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Lasciare dabbasso lo smog, il caos, la consuetudine. Salire in montagna e godersi una passeggiata nella frescura dei boschi, a contatto con la natura. Poi, sedersi a tavola, alla Table Dlouz Amis di Beaulard, e trovare nel piatto quelle erbe spontanee che poco prima abbiamo incrociato nel nostro cammino, raccolte, cucinate con amore, passione e tutta quell'esperienza che Silvia Merlo, la titolare, ha collezionato nel corso degli anni.
Il post pandemia, ai 1200 metri di Beaulard, profuma di casa. Di stagionalità, di convivialità (nel rispetto delle distanze imposte dalla legge), di riscoperta di sapori dell'infanzia, di momenti privilegiati da dedicare a se stessi, senza guardare l'orologio.
L'unica che corre, in questi giorni, è proprio Silvia, che si affaccenda in cucina per fronteggiare il pienone dell'estate senza venir meno alle disposizioni legislative. "I miei tavoli erano già sufficientemente distanziati tra loro prima del Covid – spiega – così non ho dovuto apportare grandi modifiche ma solo aumentare la distanza tra i coperti. Per fortuna ho anche il dehor esterno, anche se, essendo in montagna, alcuni clienti prenotano fuori e poi quando arrivano scoprono di avere troppo freddo e mi chiedono di spostarsi. Poi c'è anche il discorso della sanificazione, che richiede un quarto d'ora a tavolo, un tempo che prima non era contemplato. Ma io ci tengo molto anche a questo aspetto".
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Silvia cerca di fare il possibile per accontentare tutti e i suoi sforzi, tra i quali il principale è senza dubbio l'impegno quotidiano dalle 7 alle 24 per organizzare la cucina, preparare i piatti, spiegarli ai tavoli, rassettare, sono ampiamente ripagati quando percepisce la soddisfazione del cliente. "L'altro giorno una signora mi ha fatto i complimenti per le cajettes con le erbe spontanee appena gustate, suggerendomi di tenerle sempre in menu, poichè in passato non le aveva trovate. Essendo un prodotto stagionale non è però possibile, e questa è proprio una caratteristica del mio locale. Ad esempio in questi giorni, per trovare delle ortiche, ho dovuto mandare mio padre a cercarle a Prali, in alta montagna..."
Ora, quindi, è tempo di godersi i frutti dell'estate: pomodori, fiori di zucca, frutti di bosco, ribes nero, uva spina... Queste sono solo alcune delle prelibatezze con cui Silvia dimostra le sue doti culinarie. Senza dimenticare la pasta fresca e qualche piacevole novità introdotta di recente: "avendo ridotto i coperti, sono riuscita a dedicarmi a ricette che richiedono più tempo e prima non potevo permettermi. Non possedendo un abbattitore e congelatore, non potevo ad esempio preparare i tortelli di patate e servirli subito, ora invece l'ho fatto e ne sono davvero soddisfatta".
Silvia sperimenta dando spazio a quella voglia di riappropriarsi della natura e della cucina che ha notato crescere nelle persone dopo il lockdown. "Questa esigenza è fortissima. Prima eravamo tutti perennemente di corsa, come se fossimo sulla ruota del criceto, senza goderci quel che ci circonda. Ora molte donne si dedicano alla casa di campagna, preparano le marmellate, si riprendono gli spazi che hanno rischiato di perdere. Io stessa, negli anni scorsi, il mese di agosto lavoravo senza sosta tutta la settimana. Quest'anno mi sono imposta di chiudere il lunedì, ho bisogno di prendere fiato per ricaricarmi per gli altri giorni, voglio dare al cliente sempre il massimo in termini di qualità e quantità".
In cambio di tutte queste attenzioni, alla Table Dlouz Amis al cliente viene chiesta una cosa sola, che è anche elementare: il rispetto. "Non vogliamo fare i vigili, ma chiediamo ai clienti di indossare la mascherina per entrare e uscire dal locale, perchè non possiamo rischiare da una parte la salute e dall'altra che ci facciano chiudere l'esercizio per 5 giorni come è successo a qualche nostro collega".
In fondo si tratta di un piccolo sacrificio, richiesto solo in ingresso ed uscita. Poi, una volta a tavola, via la maschera e spazio alle cibarie, prima (o anche dopo) di una salutare passeggiata, ideale per tutte le età. Proprio a fianco dell'esercizio, infatti, prende avvio un sentiero che, tramite la vecchia pista da sci di fondo che attraversa la pineta, collega Oulx a Bardonecchia. Un percorso da affrontare per stimolare l'appetito o smaltire i bagordi a tavola, senza alcun altro pensiero se non quello di godersi la vita.
La Table Dlouz Amis, aperto a pranzo e cena da martedì a domenica a Beaulard, in Via San Giusto 22, con prenotazione al 338 1939868.