Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
L’affascinante Castello di San Giorio è lo scenario di una delle più attese e suggestive rappresentazioni valsusine: la Soppressione del Feudatario. La storica recita in onore di San Giorgio ideata nel 1929 da Attilio Bar, che ne aveva scritto un lungo copione, ha ormai superato le novanta edizioni!
Canti e balli medievali, esibizioni e mostre, danno vita ad una settimana di festeggiamenti incentrati sull'antica leggenda di un popolo affamato ed oppresso, stanco dei soprusi del signorotto locale, il conte della famiglia dei Bertrandi.
A seguito della pretesa da parte del tiranno dello jus primae noctis, il marito (l'Abbà) della giovane donna oggetto di attenzioni (la Mignona), si ribella al suo padrone, uccidendolo sanguinosamente. A trionfare è la libertà e, come da tradizione, prima di aprire le danze con la sua sposa, l'Abbà viene portato in braccio per un tratto del paese.
Partecipano alla rievocazione anche damigelle, pastorelle ed un centinaio di abitanti di San Giorio, coinvolti negli allestimenti e nella preparazione dei costumi. Non mancano nemmeno gli Spadonari, che dopo aver scortato la statua del Santo Patrono durante la processione, eseguono la loro celebre danza.
La rappresentazione si svolge in occasione della Festa Patronale di San Giorgio, il 23 aprile.
Tradizionalmente i festeggiamenti iniziano il sabato con la distribuzione dei Sonetti della Società Filarmonica "Concordia" (a partire dalle ore 8,30).
SCOPRI IL PROGRAMMA dell'edizione 2024, che si svolgerà domenica 21 aprile.