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Gli Spadonari di Venaus ogni anno si esibiscono nella loro popolare danza in onore di San Biagio e di Sant'Agata, patroni del paese, la cui festa ricorre rispettivamente il 3 e il 5 febbraio.
Una delle tradizioni più antiche della Valle di Susa, nata intorno al V-IV secolo con la funzione di celebrare il passaggio dall'inverno alla primavera, dalla morte alla rinascita e per evocare la fertilità dei campi.
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I costumi ricordano gli antichi riti propiziatori della manifestazione: i quattro Spadonari portano infatti vistosi copricapo a fiori ornati di nastri, corpetti decorati con damaschi e nastri, camicie bianche e pantaloni neri (diversamente dagli Spadonari di Giaglione, non indossano il grembiule).
Gli Spadonari di Venaus accompagnano la statua del Santo Patrono durante la processione in suo onore, assistono alla messa insieme alle Priore e ai membri delle associazioni e al termine della messa eseguono la loro particolare coreografia, costituita dal ripetersi di quattro movimenti: “punta” (le spade vengono puntate in avanti contemporaneamente per quattro volte), “quadri” (caratterizzata da un inchino, dai tre passi in avanti e dall’incrocio di spade a coppie), “cuori” (gli spadonari sono disposti a croce, si lanciano e si scambiano le spade, e le incrociano tutti insieme), “salto” (eseguono la figura del gira sciabola, saltano, girando completamente su se stessi).
La Danza delle Spade si presenta in modo simile nei paesi di Venaus e Giaglione (in cui si tiene ogni anno intorno a fine gennaio in onore di San Vincenzo) mentre a San Giorio gli Spadonari ricoprono il ruolo degli eroi che, secondo una leggenda, liberarono la comunità spodestando un feudatario.
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