Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
A chi non sa resistere al richiamo dell'acqua il Lago Grande di Avigliana offre interessanti alternative sopra e sotto lo specchio lacustre: passeggiate, canoa, pratiche veliche e nautiche, pesca e anche, capovolgendo la prospettiva, una ferrata subacquea. Progettata nel 2012 e inaugurata nel 2013 dall'associazione Valmessa Sub, la ferrata permette un'escursione in immersione, che lascia stupefatto chi si addentra in profondità.
"Benvenuti nel nulla, andiamo a volare sulla luna! È questa la frase con cui accolgo chi viene ad immergersi da noi" spiega Ivo Bertolo, responsabile del Centro Diving Tommaso Vescera. Quella che potrebbe apparire come un'esclamazione bizzarra è in realtà un'anticipazione di ciò che si mostrerà agli occhi dei sub: se ad un inesperto potrebbe sembrare di addentrarsi nel nulla, la profondità del lago brulica invece di vita, e di "microcrateri" dai colori fantastici.
"Negli anni '60 – prosegue Bertolo – le case sul lago avevano gli scarichi che in acqua, ed il lago per questo veniva definito una grande pattumiera. Ora non è più così: il lago è balneabile e nel tempo ha provveduto ad autodifendersi e pulirsi, grazie all'azione dei cianobatteri, sostanze organiche che hanno dato vita, sul fondo, ad una serie di buche che ricordano molto la superficie lunare". Dal 2014 al Comune di Avigliana viene assegnato il riconoscimento delle Cinque Vele di Legambiente e Touring Club Italiano, destinato a chi coniuga la ricettività turistica con la sostenibilità ambientale, confermato anche per il 2020.
Per rendere ancora più intrigante la permanenza in acqua, i sub possono seguire la via ferrata posizionata ad un metro dal sedimento, che si avvale di una cima di nylon di 8 mm, issata con boe anulari. Le estremità dei percorsi sono dislocate in corrispondenza del vecchio dinamitificio, dello Chalet del lago, del Centro nautico e del diving, e permettono di attraversare in sicurezza il lago da costa a costa seguendo un percorso a croce.
In totale, a seconda del punto di partenza prescelto, si possono percorrere le 5 tratte lungo la direttrice est-ovest, per complessivi 940 metri, oppure le 4 lungo l'asse nord-sud, coprendo 1125 metri. Numerose sono comunque le combinazioni che permettono di allungare il tracciato a piacimento.
"Nel 2013 - ricorda con orgoglio Bertolo - venne ad allenarsi sulla nostra ferrata il campione del mondo di immersione Michele Geraci, pronto ad affrontare il tentativo di record di profondità che ottenne in seguito. Il lago di Avigliana non ha una grande profondità, ma c'erano tutte le condizioni richieste dal punto di vista dello sforzo fisico e psicologico".
La temperatura dell'acqua in superficie varia dai 20/25 gradi dell'estate ai 10/13 dell'inverno. Sul fondo, che arriva a 27 metri, la temperatura invece anche d'estate si ferma a circa 2 gradi. "Non bisogna temere mulinelli d'acqua, che nel lago non ci sono, ma agli inesperti può giocare brutti scherzi la differenza termica. Spesso, d'estate, i turisti accaldati decidono di fare un tuffo dal pedalò per rinfrescarsi. Ma sotto i 4-5 metri l'acqua è già molto fredda: il rischio di un incidente è in agguato, e bisogna prestare molta attenzione".
Al diving la sicurezza è sempre stata la parola d'ordine, a maggior ragione nel post pandemia da Covid-19. "Gli ambienti vengono sanificati 24 ore su 24, i sub si cambiano in luoghi in cui non vengono a contatto uno con l'altro, protetti da schermature in plexiglass.
Non forniamo attrezzi se non bombole caricate e sanificate, ma a chi volesse effettuare un battesimo dell'acqua proprio qui da noi mettiamo a disposizione erogatori monouso in confezioni sterili. A tutti chiediamo un certificato medico, la tessera sanitaria e la compilazione di modulistica, nonché l'accortezza di rispettare i turni di accesso, che sono di 6 persone ogni due ore. Vogliamo insegnare subacquea nella maniera corretta e in totale sicurezza".
Sul fondo del lago anche i resti di un'imbarcazione di fine 700.
Con queste accortezze, si potrà scendere nel nulla che nulla non è. "Al mare ci sonno cernie, barracuda, castagnole, aragoste e predatori. Al lago l'ecosistema è diverso ma altrettanto ricco: si possono osservare carpe, siluri, persici reali e sole, alborelle, nonchè i gamberi autoctoni, di colore marrone, lunghi 6/7 cm, e il gambero della Louisiana, un crostaceo rosso mattone che può raggiungere i 20/25 centimetri".
Per lasciarsi stupire da questa incredibile ricchezza, è possibile contattare Ivo Bertolo al 331/4309743, via mail ivo.bertolo1963@gmail.com oppure visitare la pagina Facebook del Diving Tommaso Vescera - ValMessa Sub.
Le immagini di questo articolo sono di Silvano Barboni, fotografo specializzato in immagini subacquee.