Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il calendario dava la riapertura dell'Hotel Napoleon al 1 maggio, ma il Covid-19 ci ha messo lo zampino e la ripresa dell'attività è stata posticipata. Finalmente a luglio l'hotel segusino ha riaperto i battenti, anche se con una situazione davvero diversa da quella che abitualmente si presentava ad ogni primavera.
“A marzo quando la crisi Covid-19 è iniziata sono stata più fortunata rispetto ad altre attività, perché la mia era ancora chiusa per stagionalità – commenta Patrizia Ferrarini – purtroppo adesso, per gli operatori dell’accoglienza come me la crisi durerà più a lungo e dobbiamo essere tenaci per ricostruire la stagione tra mille incertezze. Siamo partiti con uno staff in formato ridotto, ma speriamo tanto di poter tornare alla squadra completa il più presto possibile".
Prima della chiusura invernale, Patrizia sapeva di poter riaprire contando sui gruppi di turisti al seguito del Giro d'Italia. "Il Giro verrà recuperato ad ottobre, ma difficilmente gli ospiti previsti arriveranno perché le agenzie specializzate non hanno riconfermato le prenotazioni nelle nuove date. È un momento di transizione strano: sto ricevendo disdette di vecchie prenotazioni, ma da qualche giorno iniziano anche ad arrivare timide richieste dall'estero. Questo denota un'incertezza globale, che è la stessa che percepiamo fuori casa.
Le persone sono divise in due categorie: quelli che non temono nulla ed hanno ripreso le stesse abitudini che avevano prima della pandemia e quelli più attenti che hanno ancora timore a viaggiare. Speriamo davvero che il peggio sia passato, siamo ottimisti e in questi primi giorni abbiamo fatto rodaggio sul sistema di protocollo obbligato che, per alcune scelte che abbiamo fatto, è più rigoroso di quello nazionale".
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Oltre che nel rispetto delle regole e nella garanzia di sicurezza e tranquillità, Patrizia ha strutturato il protocollo anche sul buonsenso e con una comunicazione personalizzata dai toni amichevoli. "Ho pensato a chi arriva per la prima volta da noi: dapprima incontrano la palina di segnalazione dell’uso della mascherina, poi il plexiglass alla reception e il gel lavamani, che sono parti importanti del protocollo, ma subito dopo, dietro il banco, trovano noi che sorridiamo con gli occhi. Quelli si vedono anche oltre la mascherina, perché chi viene da noi deve sentirsi in un ambiente confortevole: siamo un albergo, non un ospedale. La cartellonistica c'è ma in maniera giusta, non opprimente. Dobbiamo ripartire, non esasperare".
A tal proposito, Patrizia ha mixato regolamenti e simpatia, rivisitando ristorazione ed ambienti. "Niente più buffet ma colazione à la carte; il cliente sceglie dal ricco menu la sera prima ciò che desidera e a che ora gradisce consumarla e, anche se per noi è molto più laborioso, ci stiamo prendendo la mano. I tavoli sono a due metri uno dall'altro, abbiamo voluto dare il massimo per quanto concerne le distanze".
In sala colazioni sono state tolte alcune sedie e nella hall, dove non potevano essere eliminate, sono stati posizionati dei marker particolari, ovvero foto di motociclisti famosi, che recano la scritta "Questo posto è riservato, per favore lascialo libero, sto arrivando…". “È chiaramente uno scherzo ma sta suscitando tanta simpatia – commenta l'albergatrice – comunque devo dire che che le prime persone che sono venute in questi giorni hanno avuto molto rispetto delle ordinanze, indossando la mascherina ancora prima che glielo chiedessimo".
Nuova stanza all'Hotel Napoleon.
Già rassegnata, quest'estate, a non vedere il turismo intercontinentale proveniente dall'Australia e dagli Stati Uniti, Patrizia confida, oltre che nei clienti italiani, in quelli del mercato europeo. "Confesso che, dopo tutto quello che abbiamo sentito dai media, mi ha aperto il cuore vedere che gli stranieri ci vogliono bene e vogliono venire in vacanza in Italia, anche perché la mia clientela abituale è cosmopolita. Ringraziando il cielo avevamo già lavori strutturati con agenzie di viaggio che coinvolgevano motociclisti e ciclisti e che sono stati posticipati di un anno, quindi resteranno validi per il 2021".
Prima del prossimo anno, tuttavia, c'è da impegnarsi per quello in corso, facendo scoprire la bellezza di Susa e della sua valle a chi non c'è mai stato e accogliendo di nuovo nella grande famiglia dell'Hotel Napoleon chi ritorna sempre con piacere. "Una delle prime clienti dopo la riapertura – conclude Patrizia - è stata una signora inglese che vive in Francia e possiede anche una casa in Italia. Soggiorna da noi più volte l'anno, ma questa volta rivederla è stato ancora più bello, non era il solito ritrovarsi dopo la stagionalità di chiusura, ma molto di più". Un sentirsi a casa per due, sia per l’albergatrice che per l'ospite, abitudine che nemmeno la pandemia ha potuto scalfire.