Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il Bosco delle Meraviglie ora ha una ramificazione in più. Dallo scorso 26 luglio è infatti operativo "Al Prà", storico circolo di via Giaveno 4 che i tre soci Mauro Galliano, Fabio Russo e Luca Borgo hanno riportato all'antico splendore, offrendo la possibilità di gustare un caffè, sorseggiare una bevanda, fruire di un pranzo o di una cena e anche, gettonatissima richiesta in queste giornate estive, mangiare un gelato.
"Serviamo, piatti e degustazioni – precisa Luca, che si alterna tra sala e banco bar – con menù alla lavagna che cambia di settimana in settimana. Non mancano mai i prodotti a km 0, ovverosia le prelibatezze del "Cantun del lait" di Bussoleno, il buon "formaggio di Erika" dei Bertassi, gli affettati Gilli di Bruzolo, il caffè della "Torrefazione San Domenico" con le cialde biocompostabili al 100%, talmente ecologiche che volendo potremmo anche smaltirle nel bosco".
La scelta è tra due antipasti, altrettanti primi, secondi e contorni, ma "Al Prà" il ristoro non è soltanto a livello di gusto. Numerose sono infatti le possibilità di offrire cibo al corpo e tregua alla mente, ascoltando le cicale seduti nell'ampio dehor esterno, sgambettando nel bosco sovrastante che è stato appositamente ripulito e messo in sicurezza, oppure noleggiando il campo da calcetto per una partita tra amici, anche in orario serale grazie al potente impianto luci a disposizione.
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"Abbiamo posizionato anche un piccolo palcoscenico – precisa Luca indicando l'area dove un tempo sorgeva il campo da bocce – così che sia possibile organizzare qualche spettacolo. Abbiamo appena aperto, ma abbiamo già molte idee". Ora il Prà, toponimo che i santambrogesi ben conoscono come Prà d'la Cüra, ovverosia prato della Curia in virtù del fatto che si trova alle spalle della chiesa parrocchiale, è tornato quello di un tempo. Intere generazioni di santambrogesi vi hanno trascorso negli anni le loro serate estive e la nostalgia fa capolino varcando il vecchio ponticello sul rio San Michele che conduce all'ingresso dell'esercizio.
Ma se temete di fare come il ragazzo della via Gluck, state tranquilli: tornando Al Prà magari non troverete gli amici che avevate (lì stava a voi saperli conservare) ma non rischierete di vedere case su case, catrame e cemento. "Abbiamo riciclato il vecchio ferro esistente e lo abbiamo reimpiegato, abbiamo sistemato, verniciato, riposizionato. Siamo pronti ad accogliere chiunque per un po' di relax, anche se suggeriamo la prenotazione per pranzo e cena per una migliore organizzazione".
Alzando gli occhi oltre la tettoia esterna si scorge la Sacra, che sembra proprio a due passi, anche perchè il Prà sorge a pochi metri dall'imbocco dell'antica mulattiera che conduce alla vetta del Pirchiriano. La si vede fuori, ma la si può ammirare anche dentro, grazie all'abile riproduzione artistica in ferro che porta la firma di Fabio, uno dei tre soci, posizionata nella saletta più piccola.
Il tutto è contraddistinto da un arredamento urban stile, con opere di vario genere ed artisti differenti (anche locali). Le piante esterne sono rimaste quelle di un tempo, curate da Luca che ha un diploma da agrario; anche l'ambiente è quello di una volta, sapientemente ristrutturato e rimesso a nuovo con tonalità eleganti. Bianco e grigio la fanno da padrone, ma potete essere certi che una sosta "Al Prà" porterà allegria e colore nella vostra giornata.
"Al Prà", via Giaveno 4, 10057 Sant'Ambrogio di Torino. Tel. 347-7268817
Aperto da martedì a venerdì dalle 14 alle 24, sabato e domenica dalle 8.30 alle 24 per tutto il mese di agosto. Nuovi orari a settembre, sul profilo Instagram "Al Prà" o su www.boscodellemeraviglie.it. Chiuso il lunedì