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L'8 dicembre è una data significativa per la Resistenza valsusina. Rappresenta infatti il giorno in cui, dopo mesi di attentati e sabotaggi perpetrati ai danni dei tedeschi in più punti della valle di Susa, i partigiani valsusini dettero ufficialmente vita ad un coordinamento delle azioni per contrastare il nazi-fascismo, con un giuramento avvenuto in frazione Garda a San Giorio.
L’8 dicembre 1943 le bande partigiane di Carlo Carli e Walter Fontan si ritrovarono ai Martinetti e di qui salirono alla Garda dove, nel bosco appena più in basso della frazione, i presenti giurarono fedelta alla Patria, ribadendo a voce ferma l'intento di ostacolare in ogni modo le truppe tedesche e di lottare senza tregua contro i nemici interni ed esterni.
La cerimonia religiosa fu celebrata da don Francesco Foglia (don Dinamite) con il supporto di Bruno Vota, laico impegnato nell'azione cattolica, entrambi facenti parti delle fila partigiane.
Tra i protagonisti della cerimonia, figurano molti nomi noti delle cronache partigiane dell'epoca. Tra i tanti ricordiamo Egidio Liberti di Milano, generale della Nato a Parigi, appena scampato all'agguato del 27 novembre a Caprie in cui persero la vita Felice Cima, Marcello Albertazzi e Camillo Altieri, il tenente Giancarlo Ratti, Paolo Gobetti, figlio di Piero, l'ingegner Sergio Bellone, Pietro Ravetto, Rinaldo Bellando, i fratelli Adolfo e Giordano Velino, Ugo Berga.
Ogni anno il l'8 dicembre il Comune di San Giorio commemora la ricorrenza con una manifestazione che parte dalla piazza del comune e raggiunge il Parco della Memoria di Frazione Garda, dove al termine delle orazioni ufficiali un alzabandiera rievoca quello che, nell'inverno del 1943, segnò l'inizio della Resistenza in Valle di Susa.