Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il breve itinerario si sviluppa in un ambiente che offre una panoramica su tutte le cime della testata della valle di Bardonecchia, dai Re Magi al Colle del Frejus, mentre sullo sfondo, in direzione del colle della Scala, fa capolino il gruppo des Ecrins.
Anche il percorso artistico è molto interessante. La cappellina di Sant’Andrea e Giacomo di Horres (nella foto sopra al titolo) fa parte delle cappelle affrescate con il ciclo della Cavalcata dei Vizi e delle Virtù. Purtroppo, però, gli affreschi sull'esterno della facciata sono rovinati; il tetto, danneggiato, venne ristrutturato solo nel 1986, a spese degli abitanti delle grange con vere e proprie corvée medievali.
La cappella di Sant'Andrea è documentata negli archivi della Prevostura di Oulx il 29 ottobre 1646 per la nomina del cappellano, ma la sua costruzione risale almeno al XV secolo. Fu rimaneggiata nel 1817, come attesta la scritta sull'architrave, quando venne chiusa la porta sulla facciata.
Horres, Cappella SS. Andrea e Giacomo, Particolare storie di San Giacomo, Affresco.
Gli affreschi all'interno sono ben conservati e narrano, in francese, la vita di Sant'Andrea e San Giacomo. Lungo la linea dell'archivolto Santa Lucia, con la spada e gli occhi nel piatto, suscita un po' di ilarità per l'ingenuità della rappresentazione. Segue la predicazione di Cristo in Galilea e Samaria, con interessanti figure popolari, tra cui un ragazzo che dorme.
Anche il villaggio di Rochas vale una visita per la sua cappellina dedicata a San Sebastiano, recentemente ristrutturata dagli abitanti e riportata ai suoi colori originali. La sua fondazione risale al 1675, mentre il campanile fu edificato nel 1863.
San Sebastiano, originario di Milano e membro dell'esercito di Diocleziano, convertitosi al Cristianesimo venne condannato a morte dall'imperatore stesso. Fu martirizzato a Roma, legato a un palo e trafitto dalle frecce.
La leggenda racconta, che Sebastiano non morì in questa occasione, anzi rimproverò Diocleziano, il quale lo finì a bastonate. Altre narrano che venne gettato nelle fogne di Roma. Venne sepolto in un cimitero sulla Via Appia, vicino alla Basilica a lui intitolata.
San Sebastiano è sempre rappresentato trafitto dalle frecce, poichè considerato più pittoresco della reale morte. È festeggiato il 20 gennaio ed invocato contro la peste, come protettore di commercianti del ferro, tappezzieri, arcieri, vigili urbani, corpi di polizia, malati e medici.
Rochas.
Gleise 1556 m - Horres cappella S. Andrea e Giacomo 1750 m - Rochas cappella San Sebastiano 1760 m - Gleise
Cappella di San Sebastiano a Rochas.
Dislivello: 220 m
Difficoltà: T/E
Tempo complessivo : 1.30
Periodo consigliato: maggio-novembre
Cartografia: IGC f. 1, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso: Torino-Susa-Bardonecchia. Si sottopassa l'autostrada del Frejus e si raggiunge Millaures e poco dopo Gleise dove si posteggia.
Da Gleise si risale la scalinata in pietra fino a trovare il sentiero segnalato che sale nel bosco misto. Si ignorano tutti i sentieri di destra, anche quello della grange Rochas, che si prenderà al ritorno per completare il giro.
Salendo il sentiero, a tratti ripido, si raggiunge un casotto dell’acqua sulla destra, appena sotto la cappellina di Horres dove si trovano dei tavolini e un cartello indicatore.
Il ritorno si effettua seguendo il sentiero che passa sotto il casotto dell’acqua, si tralascia la prima deviazione per Rochas e alla seconda si prende in leggera salita l’ampia mulattiera tra i larici per raggiungere la strada asfaltata. La si attraversa per salire sulla sterrata che arriva tra le baite di Rochas.
Si passa davanti alla bella cappella di San Sebastiano e si prende la mulattiera che riconduce sulla strada asfaltata. La si attraversa e si seguono le indicazioni per Gleise, che si raggiunge con la comoda mulattiera scalinata che supera Chanforan con le sue belle case ristrutturate e raggiunge il posteggio.