Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Chiocciola è un termine di uso comune che può riferirsi a varie specie di molluschi gasteropodi, tutti caratterizzati dalla presenza di una conchiglia.
Il termine viene talora impropriamente considerato come sinonimo di lumaca, parola che invece andrebbe utilizzata solo per i gasteropodi sprovvisti di conchiglia.
La conchiglia delle chiocciole si forma con una sostanza detta conchiolina che, oltre a proteggerle, serve anche a ridurre anche la perdita di acqua che avviene attraverso l'evaporazione. Per proteggersi dal caldo ed evitare la disidratazione, la lumaca è attiva soprattutto di notte, e di giorno cerca posti ombrosi e umidi.
Se il caldo è eccessivo la chiocciola si scava una buca nel terreno e cade in uno stato di torpore: si rintana nel suo guscio e trasuda un denso muco che la protegge dalla disidratazione.
La parte del corpo che striscia sul terreno e permette i movimenti (che sono molto lenti) si chiama piede. Per muoversi la chiocciola si trascina su di esso ed usa una bava argentea come lubrificante per evitare di ferirsi: grazie ad esso la chiocciola potrebbe muoversi persino sulla lama di un coltello senza farsi del male.
Chiocciole in Valle di Susa (Sandro Busi).
Sul capo ha quattro appendici retrattili, dette comunemente "antenne" o "corna": due di esse portano gli occhi e due sono organi di senso tattili. Le chiocciole hanno inoltre su tutto il corpo le cosiddette cellule olfattive. Soprettutto la testa ne è pien: molte di queste percepiscono ciò che sta attorno all’animale prima delle loro antenne.
La chiocciola è un animale assai cauto e timido, e si ritira appena molestato. Quando le antenne vengono anche solo sfiorate si ritraggono istantaneamente.
Questi animali in genere si nutrono di vegetali, ma alcune specie mangiano anche resti di animali morti, legna o funghi. L'apparato boccale contiene un organo detto radula, munito di tanti denti microscopici con cui l'animale grattugia il cibo prima di ingoiarlo.
Le chiocciole sono organismi ermafroditi insufficienti, ovvero possiedono sia l'apparato riproduttore maschile che quello femminile ma non sono in grado di autofecondarsi: per la riproduzione necessitano dell'intervento di un consimile. Quindi i due individui durante l'accoppiamento fecondano e rimangono fecondati contemporaneamente.
Alcune chiocciole per deporre le uova scavano nella terra. Le uova deposte, bianche e numerose, sono molto più grandi dell'orifizio da cui escono e sono grosse come un pisello.
Quando i piccoli escono dalle uova assomigliano già ai loro genitori. Il loro guscio è però molle e trasparente, tanto che si può intravvedere il battito del cuore, che batte circa 36 volte al minuto (ma durante il letargo invernale rallenta a 4 volte al minuto).
Tramite la dieta i piccoli assimilano calcare, che le aiuta ad indurire il guscio.
La specie mediterranea più comune è Cornu aspersum (nelle foto), che misura 28–35 mm e pesa 7-15 g. Comune nei paesi mediterranei e detta Petit-Gris in Normandia, è cucinata con le ricette locali più diverse.
Un piatto tipico della gastronomia francese
Nella tradizione gastronomica le chiocciole si chiamano (impropriamente) lumache e sono diventate un simbolo soprattutto della gastronomia francese. Le "escargots" sono particolarmente apprezzate in Borgogna; sono preparate in vari modi ma la ricetta più rinomata è la "escargot à la bourguignonne", che prevede le lumache servite nel loro guscio e cotte con burro, aglio e prezzemolo.
Le lumache sono state consumate in Francia fin dall'antichità, ma la loro popolarità è aumentata nel 1800: si dice che lo chef Antonin Carême le abbia rese famose preparando un piatto per lo zar Alessandro I nel 1814.
Anche il Piemonte è una regione dove le lumache sono molto apprezzate, e dove si possono trovare diverse preparazioni tradizionali.
Nella regione, le zone più rinomate per la produzione e il consumo di lumache sono la provincia di Cuneo, Cherasco cin particolare, e alcune aree del Monferrato. Anche Borgo San Dalmazzo è nota per la produzione di lumache e per la sua fiera dedicata.
Chiocciole in Valle di Susa (Sandro Busi).
Un animale che ha ispirato un logo
Il logo della chiocciola, noto anche come a commerciale o chiocciolina, è usato soprattutto in informatica.
Conosciuta in inglese col nome at, in francese come arobase e in spagnolo come arroba, è resa graficamente con il carattere @, che rappresenta una a stilizzata con attorno un ricciolo: da ciò derivano la somiglianza con il mollusco, di cui riproduce il guscio, e i nomignoli che essa possiede.
I mercanti veneziani, vista la mole di merce che ogni giorno dovevano caricare e scaricare dalle navi, usavano molte abbreviazioni. Ispirandosi alla caratteristica della chiocciola di avere un contenitore (la casa) sempre "a portata di mano", iniziarono ad usare il suo simbolo per abbreviare la formula "contenuto in": ad esempio per indicare un litro di acqua contenuta in una bottiglia di vetro scrivevano "1 l acqua @ 1 bot vetro".
Questo significato è lo stesso degli indirizzi mail: l'ingegnere informatico statunitense Ray Tomlinson, che nel 1971 inventò la posta elettronica, usò il simbolo @ come separazione tra il nome del destinatario e il server che faceva le funzioni di cassetta della posta, e quindi conteneva il messaggio.
Su alcuni social network, inoltre, digitare la chiocciola prima del nome di un utente introduce una funzione ipertestuale sullo stesso nome, e invia una notifica allo stesso.
Negli eventi sportivi statunitensi la "at" è adoperata come separatore dei nomi delle due squadre contendenti, a indicare quale delle due (la seconda) giocherà sul campo casalingo: ad esempio "LA Lakers @ Boston Celtics" indica che la partita avrà luogo a Boston.