Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Non serve essere funamboli per affrontare il ponte tibetano di Cesana-Claviere, uno dei ponti sospesi più lunghi del mondo. È sufficiente avere almeno 6 anni, un’altezza minima di 120 centimetri, l’idonea imbragatura di sicurezza (volendo noleggiabile sul posto) e, indubbiamente, una buona dose di coraggio.
Così bardati ci si potrà avventurare in sicurezza lungo i 544 metri sospesi nel vuoto a circa 30 metri da terra, attraversando le Gorge di San Gervasio, a pochi passi dal confine francese. In realtà, il tracciato si snoda su tre ponti in funi d’acciaio, uno successivo all’altro: il primo, di 70 metri, attraversa la gorgia (dal francese gorge, ovvero gola) in senso perpendicolare.
Il secondo, che è il ponte principale, prosegue per oltre 400 metri in senso longitudinale. Dopo una lunga passeggiata nel vuoto, sarà tempo di affrontare il sentiero che conduce all’ultimo tratto: qui, è il caso di dirlo, la paura fa 90, perché 90 sono i metri di percorrenza, ma altrettanti quelli che, in altezza, vi separeranno da terra.
Tutto il tracciato si copre, salvo tremori vari, in un tempo medio di 1 ora e mezza. Chi vuole renderlo ancora più impegnativo potrà raggiungere il terzo ponte, anziché tramite il sentiero, salendo lungo la via ferrata e da qui addentrarsi nel bunker, parzialmente esploso, risalente alla seconda guerra mondiale. In questo caso, il tempo di percorrenza si allungherà di circa un’ora.
L’avventura inizia dalla biglietteria di Cesana, dove è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie, oltre ad assistere ad un briefing informativo obbligatorio: di qui, a piedi, si percorre il sentiero che conduce alla cappella di San Gervasio, da cui, zigzagando, si prosegue fino alla partenza presidiata.
Il panorama è davvero spettacolare e selvaggio: rocce calcaree e boschi di pini e larici sovrastano il corso della Piccola Dora, incassato nella gola sottostante. Prima di affrontare il “salto nel vuoto” dell’ultimo tratto, si possono osservare i tuffi della corrente d’acqua allo "snodo della cascata".
L’imponente struttura in acciaio è intitolata a Sergio Bompard, guida alpina di Bardonecchia vinta da una malattia nel 2006. E’ stato realizzato nello stesso anno grazie ad un progetto Interreg dei Comuni di Cesana e Claviere, con la partecipazione dell’Unione Europea.
Il ponte tibetano è accessibile ogni fine settimana da giugno a settembre e tutti i giorni nei mesi di luglio e agosto (con funzionamento della teleferica), salvo maltempo.
Le partenze, scaglionate, avvengono dalle 9 alle 16.30. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.pontetibetano.net (da cui sono tratte alcune immagini che corredano il testo) o utilizzare i contatti pontetibetano@email.it e 337-219600.
Il ponte tibetano di Claviere (foto Italy - Landscape & art)