Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il Birrificio San Michele di Sant'Ambrogio da qualche settimana ha riaperto i battenti. "Dopo il lungo letargo non previsto – spiega il titolare Bruno Gentile – siamo tornati ad offrire alla clientela il servizio di ristorazione che eravamo stati costretti a sospendere, mentre la produzione di birra non si era mai fermata. Anzi, durante il lockdown abbiamo attivato il servizio di e-commerce che precedentemente non avevamo".
La risposta degli assetati di birra desiderosi di gustare la cucina del Birrificio ai piedi della Sacra non si è fatta attendere, e fin dalla riapertura la clientela ha nuovamente preso posto in sala. "Il bello del nostro esercizio è la posizione: la gente viene in valle a fare una passeggiata, poi si ferma a pranzo o a cena, oppure passa perchè ha piacere di gustare una birra artigianale".
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Indubbiamente, oltre al contesto paesaggistico in cui è inserito, con la Sacra che alzando gli occhi sembra davvero lì a due passi, il punto di forza dell'esercizio sono le numerose proposte in fatto di qualità e gusto. "Oltre a birre, carni, pizze ed altre delizie, ora serviamo anche i fritti. Olive ascolane, crocchette, patate, alette di pollo, nuggets, peperoni jalapeno, tutti quegli sfizi che non fanno molto bene al fegato ma danno tanto piacere al palato".
Bruno in questi mesi ha pensato al dopo Covid-19. "Con l'arrivo della bella stagione tutti vogliamo stare all'aperto, e da noi lo si può fare godendosi la vista della Sacra. Abbiamo opportunamente distanziato gli spazi interni, ma abbiamo allestito ad hoc anche il cortile esterno, arredato con una serie di pergole che rendono più gradevole l'ambiente".
E se dopo la pandemia a remare contro ci si mettesse il tempo, Bruno ha già pronta la soluzione di riserva. "Di fianco al birrificio, che ha sede nell'ex Manifattura Bosio, abbiamo una villetta su due piani ed un capannone di 1500 metri quadri: se sarà il caso, occuperemo anche quelli. Per ora non ne abbiamo mai avuto bisogno, ma la necessità di distanziamento porta obbligatoriamente ad un ridimensionamento dei coperti: servisse più spazio, sapremmo dove andare".
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Molte le idee per il futuro: "Mi piacerebbe prendere accordi con qualche produttore di biciclette per consentirne il noleggio a chi viene in paese: la stazione ferroviaria è molto vicina, sarebbe una valida strategia per rilanciare il turismo locale. Il lockdown ci ha rallentati, ma a tempo debito riprenderemo in mano tutti i progetti in sospeso".
"Per ora però – conclude Bruno – ci basta poter risollevare i boccali e preparare le spedizioni". Il carico di birre per il Giappone, uno dei paesi che più apprezza le birre create all'ombra della Sacra, è pronto. Le etichette sono stampate e la terra del Sol Levante aspetta le birre valsusine: anche questo rientra nel contesto dell'avvicinamento (e dissetamento) sociale.