Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
"Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra". Sono le parole di Giorgio Gaber, nella sua canzone "Destra-sinistra". Senza tirare in ballo lo schieramento politico di preferenza e la passione per una consistenza più liquida e leggera od una maggiore corposità, la minestra è un piatto che, sulle tavole italiane, in particolare nelle zone di montagna, ha sempre avuto un ruolo da protagonista, specialmente nelle lunghe e fredde sere invernali.
Volete mettere il piacere di una zuppa calda da condividere al desco raccontando la giornata che volge al termine? Riso ed orzo, castagne, fagioli, talvolta mescolati a latte. Sono gli ingredienti poveri della tradizione contadina, che consentono ancora, anche ai giorni nostri, di preparare minestre ricche di sapore e di principi nutritivi.
Ricette rispolverate con sapienza ed orgoglio anche dagli chef dei locali che presentano menu blasonati, senza dimenticarsi di strizzare l’occhio alla tradizione. Per esempio, non sfigurerete dinnanzi ai commensali proponendo la minestra di latte e castagne. Ideale da cucinare, se ne avete la possibilità, cuocendola su una stufa a legna, proprio come facevano le nostre nonne.
Per la sua realizzazione, (dosi per 4 persone) occorreranno:
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250 grammi di riso
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350 grammi di castagne secche
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2 litri di latte
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un pizzico di sale
In una pentola di acqua calda salata si portano ad ebollizione le castagne secche, lasciandole cuocere per circa un’ora. Prima che l’acqua sia completamente evaporata, si incorpora il latte già caldo e si riporta quindi il tutto a bollore. Solo a quel punto si aggiunge il riso, mescolando con frequenza per evitare che il riso “attacchi”, fino a che sarà raggiunto il tempo di cottura indicato.
Prima di essere consumata, alla minestra può essere aggiunto un goccio di panna od un poco di zucchero a piacimento. La ricetta è personalizzabile, volendo, anche sostituendo il riso con l’orzo (in questo caso il tempo di cottura si prolunga un poco), ma anche aggiungendo una grattata di noce moscata od una manciata di fagioli, per dare ancora più gusto ed aggiungere ai carboidrati anche le proteine.
Le castagne piacciono a grandi e piccini ed il latte le rende ancora più gradevoli, oltre che essere consigliato per conciliare il sonno, in virtù del triptofano, aminoacido in esso presente, che stimola il rilassamento. La ricetta è sconsigliata soltanto ai diabetici, in quanto le castagne hanno un elevato indice glicemico.