Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Edificato a fine ‘800 per controllare Bardonecchia, la valli della Rho e del Frèjus dai possibili attacchi francesi, il Forte Bramafam cadde in completa decadenza nel secondo dopoguerra. Ad occuparsi del sua conservazione e valorizzazione è l’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare, che ha ricostruito gli ambienti della fortificazione ed allestito un museo unico nel suo genere.
Oggi attraverso 39 sale espositive, il Forte ospita una serie di attente ricostruzioni ambientali, completate da 180 manichini con indosso uniformi originali, 74 artiglierie di diverse epoche e oltre 2000 reperti storici: al Forte Bramafam si racconta la storia militare d’Italia dal 1890 al 1945.
Una storia attenta ai particolari, alle vicende della quotidianità, dove le vite degli uomini che hanno soggiornato o sono passati al Forte e che hanno servito sulle montagne fortificate delle Alpi Occidentali, dal Moncenisio alla Alta Val Chisone, riemergono dal flusso del tempo, con piccole e grandi storie, come quelle dei militari italiani, dei prigionieri austriaci della Prima Guerra Mondiale, dei soldati tedeschi.
MUSEO FORTE BRAMAFAM: I Giorni di APERTURA
Il progetto di recupero si è incentrato su ricostruzioni di ambienti suddivisi per periodi storici successivi, dal forte di fine ‘800, alla Guerra di Libia e poi sino alla Prima Guerra Mondiale, il periodo della nascita della G.A.F., la Battaglia delle Alpi del 1940, la tragica spedizione in Russia delle Truppe Alpine e infine i giorni tra l’8 settembre e la fine del conflitto mondiale, fra occupazione germanica, R.S.I. e Resistenza.
Infine il Museo ospita una robusta collezione di artiglierie, grazie alla collaborazione avviata col Museo Nazionale di Artiglieria si è potuto raccogliere oltre 80 pezzi d’artiglieria, che narrano quello che è stata la storia del Regio Esercito dalla fine dell’800 sino alla Seconda Guerra Mondiale.
Il Magazzino di Artiglieria.
L'impostazione scelta dal Museo è stata quella di porre al centro della narrazione il “bene” storico: uniformi, documenti, armi, oggetti personali, per conservare e tramandare la memoria.
A questo proposito è significativa la storia del tenente Francesco Antonio Della Beffa, ufficiale d’artiglieria distaccato nel 1939 a Bardonecchia. Un po’ il Tenente Drogo del Bramafam, un militare colto, poliedrico, appassionato fotografo, esperto di botanica, che organizzò negli anni del conflitto a Forte Bramafam corsi per l'alfabetizzazione dei soldati: un antesignano del Maestro Alberto Manzi. Tanto che il suo Colonnello lo assecondò intelligentemente inviando al Bramafam tutti i soldati che gli risultavano analfabeti.
Un personaggio di grande spessore anche morale, il cui spirito libero è ben riportato nei suoi diari redatti negli anni di guerra, e che diversi di quei suoi soldati, ringraziarono riconoscenti dopo il ’45, scrivendogli che grazie a lui ed aver imparato a leggere e scrivere avevano trovato lavoro.
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In questi anni il Museo ha superato abbondantemente i 100.000 visitatori, ed è ai vertici di gradimento e popolarità fra i Musei europei di Storia Militare.
Nel Magazzino d’artiglieria sono stati introdotti nuovi materiali, in particolare oggetti normalmente dimenticati dai musei, vuoi anche per le loro dimensioni, quali un carro munizioni, un carro a pianale basso e una carretta di battaglione.
Nella prima campata del Magazzino artiglieria è stata allestita una mostra che narra attraverso 200 fotografie il recupero realizzato in questi 25 anni.
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Il forte è aperto tutto il mese di agosto, a luglio il sabato e la domenica ed a settembre e ottobre la domenica.
Le visite si effettuano dalle 10 alle 18,30 (ultimo ingresso ore 17), per informazioni tel. 333.6020192 / 347.3122958.
Per maggiori informazioni: www.fortebramafam.it - info@fortebramafam.it