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Ieri, oggi e domani: il Torneo Storico dei Borghi organizzato dalla Pro Susa, tiene conto della tradizione storica del passato ma è ambientato nel presente. E non dimentica certo il futuro, ovvero i giovani, cui è affidato il compito di tramandare la storia anche alle generazioni che verranno.
I tornei erano lo “sport” preferito dei signori del Medioevo: all'inizio erano delle vere piccole battaglie che provocavano morti e feriti ma, dopo l'intervento della Chiesa, si modificarono e diventarono gare in cui a vincere non era più il più violento, ma il più abile.
Il Torneo Storico dei Borghi di Susa propone gare che mettono in gioco le capacità singole e di gruppo: due individuali, ovvero il tiro con l'arco e la giostra del saraceno, mentre serve un buon spirito di squadra, oltre a grande forza, per cimentarsi nel tiro alla fune.
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Adelaide ebbe un ruolo decisivo sul territorio amministrato: alla morte del marito Oddone di Savoia, figlio di Umberto di Biancamano, governò da sola sui possedimenti. In suo onore, ed in quello del marito, numerose erano le gare e le feste che si svolgevano per celebrare vittorie, matrimoni, arrivo di ospiti a palazzo.
I Borghi
A scendere in campo nell'arena romana per conquistare il Palio sono i sei borghi cittadini:
BORGO DEI CAPPUCCINI. Si chiama così per un insediamento conventuale che risale al 1610, ma era abitato già in età medioevale, allorquando viene edificata la chiesa extramuraria di Sant’Evasio.
BORGO DEI FRANCHI. Denominato in epoca medioevale ”Contrada ultra Duriam”, occupa la posizione nord occidentale della città, sulla riva sinistra del fiume. Un ponte romano collegava questa zona con la “civitas”.
BORGO DEI NOBILI. Edificato nella zona sud orientale della città, al di fuori delle mura, risale al secolo XII. La sua origine viene testimoniata da molte vestigia dell’epoca medioevale, conservatasi nonostante la furia devastatrice dell’alluvione del 1728.
BORGO NUOVO. Ubicato nella parte orientale della città ed in continua espansione, simboleggia l’età contemporanea e testimonia l’operosità dei segusini.
BORGO STORICO. Rappresenta il nucleo che fu cinto di mura difensive sul finire del III secolo, comprende le due chiese antiche di Santa Maria Maggiore e di San Giusto e ricorda nel motto “In Flammis probatus amor” le vicende dei suoi abitanti e dei suoi edifici messi a dura prova dalla vendetta di Federico Barbarossa.
BORGO DI TRADUERIVI. Situato a sud est della città fra i due rivi Scaglione e Corrant (inter duos rivos). Conserva ancora oggi un aspetto medioevale, testimoniato dalla presenza di due castelli e di un ricetto risalenti al 1300, quando il borgo era feudo delle famiglie Ancisa e De’ Bartolomei. Nella Borgata Colombera si trovano ancora tracce di una torre merlata
Se con il matrimonio tra Adelaide ed Oddone Susa fu al centro della storia d'Italia, oggi, a distanza di circa mille anni, la Città ripercorre a ritroso il suo periodo storico. Condividendolo con quanti, sfidando il caldo rovente e le gole arse, non mancheranno di riscaldare ulteriormente la temperatura incitando i loro beniamini nelle varie dispute.
Perchè, come recita lo slogan della Pro Susa, anche questo è un modo di "ricordare il passato, vivere il presente e progettare il futuro".
Maggiori informazioni sul sito della Pro Susa.