Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il collo slanciato, le zampe lunghe, la coda corta ed il becco robusto: sono queste le caratteristiche degli aironi, uccelli trampolieri appartenenti alla famiglia degli Ardeidi. Il loro nome deriva infatti dalla città di Ardea, dalla quale uno di essi si levò in volo dopo che Enea la ridusse in cenere.
Nelle nostre valli è facile osservare l’airone cenerino, che appartiene alla specie che si spinge più a nord. Tanto da raggiungere, nella stagione estiva, addirittura le coste norvegesi. La mitologia narra che l’Araba Fenice, simbolo della morte e della rinascita, sia proprio l’airone cenerino, del quale si trovano raffigurazioni già nell’antico Egitto.
Airone cenerino al decollo - Mirella Giacone
Questo animale ha dimensioni considerevoli: in fase adulta, può raggiungere un’altezza compresa tra 90 e 98 centimetri ed un peso che oscilla tra uno e due kg circa, la sua apertura alare può estendersi fino a 170 centimetri. L’airone cenerino si caratterizza per piume grigie nella parte superiore e bianche nella zona inferiore, con becco e zampe gialli. Quando l’esemplare raggiunge l’età adulta, le piume sul collo assumono una colorazione nera e diventa molto evidente un ciuffo nucale che parte dalla sommità posteriore superiore dell’occhio.
La differenza tra maschi e femmine è data dalle minori dimensioni di queste ultime, ma non esistono altri segni particolari per distinguere i due sessi. Osservandolo in volo, si nota come l’airone si libri tenendo il collo ripiegato, quasi a formare una S. La sua alimentazione è carnivora: si nutre di pesci, rane, girini, bisce ed insetti acquatici, crostacei, molluschi, piccoli mammiferi ed uccelli, che caccia allontanandosi anche di molti km dal suo luogo di nidificazione. L’airone non osserva una ciclicità: è attivo sia durante il giorno che di notte.
Airone cenerino in atterraggio a Cesana - Federico Milesi
La riproduzione avviene nidificando in garzaie, sorta di colonie che raggruppano al loro interno diverse specie di aironi, potendo arrivare ad ospitare anche un migliaio di esemplari. La costruzione del nido inizia nel mese di febbraio, ma le uova vengono deposte nel mese di marzo. Il nido viene costruito tra canne o sul terreno, ma più frequentemente sulla parte alta di alberi, mediante una sorta di piattaforma di rami nella quale vengono deposte da 4 a 5 uova per covata.
La cova dura poco meno di un mese e, dopo la schiusa, i piccoli sono nutriti per circa 50 giorni. Tuttavia, è ardua la possibilità di sopravvivenza: si calcola che solo il 30% dei piccoli nati riesca a raggiungere i 6 mesi di vita. Se riesce a superare l’età subadulta, l’airone ha comunque un’aspettativa di vita non indifferente: può arrivare a raggiungere anche 24 anni.
Airone cenerino a Salbertrand - Maria Rita Brun
Molte specie di airone sono sedentarie e quelle che possiamo osservare sul nostro territorio appartengono ad esse. Alcune popolazioni, quelle eurasiatiche in particolare, sono invece migratrici e tra settembre ed ottobre si dirigono verso le aree di svernamento, da cui fanno ritorno a febbraio. Diffuso in Europa, Africa, Asia e Madagascar, la sua presenza viene stimata a livello mondiale in alcuni milioni di individui. In Italia, l’airone cinerino vive soprattutto lungo i fiumi e nei pressi dei laghi (da noi in particolare la Dora Riparia, i Laghi di Avigliana ed il torrente Chisone) ed appartiene alle specie protette.
Meno diffuso, ma anch’esso visibile sebbene più raramente nelle nostre valli, è l’airone bianco. Le dimensioni sono quasi uguali a quelle del cenerino ma, come annuncia la sua denominazione, ha colore completamente candido e non cambia il piumaggio. Tuttavia, nella stagione riproduttiva, il suo becco da giallo diventa nerastro e le zampe da nerastre diventano gialle, talora perfino rossastre.
Airone bianco in Valle di Susa - Anna Gelmetti
Airone bianco
A partire dagli anni 80 nidifica in Piemonte anche l'Airone Guardabuoi, più piccolo (l'altezza è di 25 – 30 cm), dal piumaggio bianco e dal collo corto, becco giallo, zampe grigie.
Airone Guadabuoi a Coazze - Aleghe Mountain Guide