Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Nelle nostre valli questo dolce si chiama "la fioca" ("la neve"), ma in altre zone occitane, come ad esempio in Val Chisone e Germanasca, viene definita "boules de neige" (“palle di neve”: sembra francese, ma è patouà).
È uno dei dolci che la domenica, o in occasione di particolari ricorrenze, venivano preparati per i bambini, partendo da ingredienti semplici che erano a disposizione delle famiglie valligiane, come il latte e le uova.
La Fioca
Ingredienti:
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1 litro di latte
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6 uova
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6 cucchiai di zucchero
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Scorza di limone
Montate a neve i 6 albumi con un cucchiaio di zucchero, e nel frattempo scaldate il latte con la scorza del limone, preferibilmente in una casseruola larga.
Aiutandovi con 2 cucchiai fate cadere dei mucchietti di albume nel latte caldo, capovolgeteli quando saranno raddoppiati di volume e dopo alcuni istanti toglieteli e depositateli in una terrina.
A parte montate i tuorli con il rimanente zucchero, aggiungete il latte caldo e rimettete sul fuoco.
Appena la crema comincia ad addensarsi e diventa omogenea è pronta: servitela nelle coppette da dessert con gli albumi posti in superficie.
Nella valli montane spesso si possono ritrovare influenze di altri culture e paesi, a maggior ragione nella cucina: questo dolce infatti ne ricorda uno molto conosciuto che in Francia viene chiamato "île flottante" (in italiano “isola galleggiante”) oppure "crème à la neige" ("crema alla neve") o ancora "œufs à la neige" ("uova alla neve").
La preparazione è sostanzialmente la stessa, ma nella ricetta francese in genere viene aggiunto del caramello, ed a volte anche delle mandorle a lamelle.
Silvia Merlo dal 2014 ha aperto a Beaulard La table Dlouz Amis, un ristorante nel quale propone ricette personali e creative accanto ai grandi piatti della cultura occitana.