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Nata per volontà di don Valter Mori, Susa Onda Radio ha radunato dinnanzi ai suoi microfoni innumerevoli voci, intrattenendo dalle sue frequenze tanti valsusini. Tra i tanti dj, anche Giorgio Montabone, attuale vicesindaco di Susa.
"Don Valter – racconta Montabone – ideò numerose iniziative di aggregazione giovanile. Quando nel 1980 decise di avviare la radio, insieme ad altre sei persone (tra queste anche Renato Montabone, padre di Giorgio), era il periodo della nascita delle emittenti private. Lui le diede un taglio cattolico, pur prestando molta attenzione al coinvolgimento dei ragazzi".
Il progetto fece subito presa, grazie anche al supporto ed all'entusiasmo di un nutrito staff che, a pieno regime, vedeva impegnati una quarantina di volontari. Dagli adulti, dediti a trasmissioni di approfondimento, ai giovani, che si occupavano di musica pop e dance. "Scimmiottavamo le radio più famose – prosegue Giorgio, – ed nostro stile era proprio quello di un grande network radiofonico. Ci divertivamo da matti ma, spesso, appena chiuso il microfono, ci aspettavano i "cazziatoni" del don e della sua severa perpetua, la maestra elementare Adriana Rampolla. Ricordo l'emozione della mia prima diretta, insieme a Piercarlo Bareato e Michele Cuscianna, così come ho ben impressa la smania di preparare la trasmissione subito dopo il rientro da scuola, ancora prima di preoccuparmi dei compiti".
Giorgio Montabone al microfono
Non si trattava certo di un'operazione improvvisata: don Mori ha sempre avuto molta cura della sua creazione, al punto da organizzare anche dei corsi di dizione. Il palinsesto radiofonico era decisamente ampio: musica, informazione, approfondimento sportivo, giochi telefonici e l'impronta religiosa, con la rubrica "Un momento con Dio", condotta dal sacerdote fondatore.
"Nei miei 10 anni di radio – prosegue Montabone - ho imparato molto: innanzitutto a parlare in pubblico, ma anche a cavarmela nella vita. Grazie a quell'esperienza, dopo il diploma e l'Isef, ho lavorato per un'agenzia di animazione, viaggiando molto e frequentando svariati villaggi turistici.".
Dei tempi d'oro della radio, Montabone ha particolare affetto per "Settimo Cielo", una delle trasmissioni che lo hanno visto protagonista, una diretta classica con giochi, dediche, tanta musica, notizie. "Per prepararci, nel privato delle nostre abitazioni, io e altri conduttori ci divertivamo a fare degli scherzi telefonici. Prendevamo un registratore con cassette e chiamavamo degli sconosciuti al telefono, facendo loro credere di essere in diretta radio. Li illudevamo di essere coinvolti in quiz a premi, ci cascavano tutti".
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Il registratore, messo a tracolla, era anche il collegamento tra la radio e il pensiero della gente comune, intercettato in diretta dalle fiere e dai mercati. Aneddoti, ma anche scherzi, Montabone ne potrebbe raccontare a iosa. Uno su tutti riguarda la frase "Marylin al di là del vetro". "Beh, questa la capiva solo chi lavorava in radio con noi. Avevamo sempre molto da fare: il dj si occupava di scegliere la canzone, posizionare il disco, sollevare la puntina e far partire la musica al momento giusto. I colossi della radio dell'epoca, come Radio Deejay, erano soliti dire "...al di là del vetro..." e citare un nome, per far capire che nella loro emittente c'era una cabina di regia. Noi ovviamente non ce l'avevamo, ma ci eravamo inventati Marylin, nome fittizio dietro al quale si celava il nulla. Però faceva tanta scena, perchè dava l'impressione che fosse la fantomatica fanciulla ad aprire il microfono".
Se si parla di scena, inevitabile il ricordo va a "Saranno famosi", il grande show ideato e diretto da Franco Saffioti, di cui Susa Onda Radio fu partner. Lo staff dell'emittente per l'occasione si trasformava in team di presentatori e tecnici audio, luci e suono, ed offriva un vero e proprio spettacolo, con cadenza annuale, sul palcoscenico del teatro Contin.
Franco Saffioti aveva uno spirito artistico di rilievo, ricordato oggi dalla sorella Simonetta, che supportò il fratello nel ruolo di aiuto regista per tutte le edizioni della kermesse: "Susa Onda Radio è sempre stata una grande famiglia. Mio fratello vi conduceva una trasmssione dedicata alla bellezza e lo spettacolo nacque da una chiaccherata con il don e la famiglia Dindo, per aggregare ancora più giovani di Susa. Franco aveva una dedizione enorme per "Saranno Famosi", riservava almeno 5 mesi l'anno allo studio di idee e materiali necessari e poi partivano le prove della rassegna. Suddivisa in due sezioni: una culturale, con apposito premio consegnato da don Valter, e una artistica".
C'era davvero un mondo, davanti e dietro le quinte: il corpo di ballo, la sfilata di moda con i negozianti di tutta la valle, le presentazioni, le coreografie, tantissimi giovani. E il successo fu sempre crescente, fino alla nona ed ultima edizione, nel 1995, davvero memorabile. "Ricordo l'entusiasmo del pubblico, che doveva scegliere il vincitore nella rosa di 4 nomi. Giorgio Montabone interpretò Jovanotti con una canzone rap da lui composta, avente per oggetto Susa Onda Radio; Cristian Richiero impersonava il principe Aladdin, Stefano Pesando si calò nel ruolo di Joker e Massimo Chianello vestiva i panni di Danny Zuko indossati da John Travolta in Grease".
Massimo e Simonetta, per l'occasione trasformatasi in Sandy di Grease, trionfarono su tutti. L'anno dopo avrebbero dovuto presentare loro la decima edizione, ma alla prematura scomparsa di Franco nessuno ebbe il coraggio di gestire un'eredità così pesante e articolata senza di lui, e lo show rimase solo un ricordo. "Un peccato – commenta Simonetta – sarebbe davvero bello che le nuove generazioni si appassionassero ad un progetto del genere".
Nonostante questa nostalgia, Susa Onda Radio oggi è una delle poche emittenti valsusine che non vive soltanto di ricordi. 40 anni dopo, trasmette ancora quotidianamente dalla sede di piazzetta Rana, nei pressi dell'appartamento affacciato su Parco Augusto dove fu fondata.
A ripercorrere il percorso di questo doppio ventennio non poteva mancare la voce di Giampiero Gatti, presidente onorario dell'emittente, da 36 anni "figlio" di Susa Onda Radio. Un paio di anni fa Gatti ha lasciato lo scranno di presidente a Walter Rivetti, cresciuto in radio e divenuto nel tempo noto doppiatore di film e programmi tv, oltre che docente di corsi di dizione e collaboratore di emittenti televisive.
"Susa Onda Radio è sempre vissuta come radio comunitaria che stava dentro ad un ideale di libertà e unica verità. Il Vangelo recita "la verità vi farà liberi" e ad esso ci siamo sempre ispirati. Inizialmente radunavamo giovani da oratorio, ora ci sono ragazzi che sono comunque rimasti collegati a questo ideale, che non vuole essere un delirio di onnipotenza, ma una scelta di libertà. Due anni fa ci siamo convertiti in web radio perchè questa soluzione avrebbe avuto minori costi di gestione e di impianti, ma continuiamo a collaborare con lo stesso spirito di volontariato che ci ha animati fin dalla sua nascita. Forse l'unico rammarico è di non essere mai riusciti a far decollare, a Susa e in tutta la valle, quel centro culturale che fino alla sua morte don Mori avrebbe voluto vedere realizzato".
Oltre che agli ideali iniziali, nel tempo Susa Onda Radio si è sempre ispirata allo spirito del suo jingle forse più trasmesso. Ve lo ricordate? Portava la firma di Cristina Dindo e diceva "Susa Onda Radio ti darà di più". Una promessa mantenuta, anche passando dalle frequenze analogiche al web.