Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
I lavori sono stati avviati nel giugno 2024, procedendo allo sgombero delle macerie e strutture fatiscenti presenti sulla copertura, questo nel tratto tra il cortile mortai e sino alla galleria di gola occidentale, nel tratto antistante il pozzo della Torre per il cannone da 120.
Nel corso degli interventi è stato sgomberato il piede del rilevato della torre, riportando alla luce le strutture originali conosciute tramite fotografie del 1915 e del 1941. Contemporaneamente si è sgomberato il terrazzo del cortile mortai, riportandolo al suo piano originale.
Nell’interno si è proceduto alla rimozione degli intonaci ammalorati, predisponendo per la posa di quelli nuovi. Sono state già ricostruite le murature degli sguanci delle feritoie, portandole a struttura finita.
Nel corso degli interventi sono stati recuperati una coppia di antine corazzate che chiudevano le feritoie, sfuggite per la loro posizione al saccheggio, che serviranno come falsariga per la ricostruzione di tutte quelle mancanti.
Locali interni e un’antina corazzata sfuggita al saccheggio, falsariga di come saranno ricostruite quelle nuove.
Prossimamente sarà aperto il cantiere per il ripristino delle parti danneggiate della copertura e alla sua successiva impermeabilizzazione.
In contemporanea si sta procedendo in officina alla ricostruzione della struttura dell’installazione Gruson, suddivisa in quattro parti che saranno calate dall’alto nell’interno del pozzo, per poi procedere alla sistemazione del soppalco e alla posa della cupola.
L'interno del pozzo da 120 con il supporto metallico del cannone ed il rilievo in roccia dell'installazione, sgomberato dalle macerie.
Gli interni e i particolari dell’installazione verranno elaborati nel corso dell’inverno e posizionati nella primavera 2025.
"Tutto si è sviluppato - ci dicono i volontari - in base al cronoprogramma che avevamo redatto. O almeno quasi tutto, perché abbiamo dovuto rimandare alla prossima primavera la realizzazione degli intonaci degli interni.
Questo però per la mancanza di fondi: abbiamo dovuto basarci per gli interventi sul contributo della Fondazione San Paolo e da quanto siamo riusciti come Museo ad accantonare. Ci sono buone possibilità che l’installazione Gruson sia visitabile già nel 2025: per noi sarebbe un bel regalo, visto che sarà la ricorrenza dei trent’anni di lavoro per il recupero di Forte Bramafam".
Il terrazzo del cortile mortai prima e dopo il suo ripristino nel corso dell’estate.
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