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La Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte ed edificio candidato a diventare Patrimonio dell’Unesco, è nuovamente senza ponteggi: sono infatti terminati i lavori per ripristinare il tetto dopo l'incendio del 24 gennaio 2018, che aveva interessato una parte della copertura.
L'incendio del 24 gennaio 2018 (foto Roland Crosazzo)
Per fortuna, grazie soprattutto al tempestivo intervento di numerose squadre dei Vigili del Fuoco, i danni sono stati relativamente contenuti, ben inferiori a quelli causati dall'incendio che pochi giorni fa ha interessato la cattedrale di Notre Dame a Parigi.
In entrambi i casi erano in corso dei lavori di ristrutturazione, i cui cantieri hanno probabilmente in qualche modo causato l'innesco delle fiamme. L'incendio che ha interessato la cattedrale francese è stato però ben più devastante e, dopo aver tenuto per alcune ore il mondo intero col fiato sospeso, ha distrutto completamente la copertura e causato il crollo di una guglia ottocentesca.
Il tetto del Monastero Vecchio dopo l'incendio (foto Elio Pallard)
I danni alla Sacra, gestita dai Padri rosminiani ma di proprietà della Regione Piemonte, riguardavano il tetto del monastero vecchio. Già il giorno successivo all'incendio il presidente regionale Sergio Chiamparino si recò in visita alla millenaria abbazia e garantì l’impegno della Regione per trovare i fondi necessari ai lavori di ristrutturazione.
Elicottero al lavoro durante i lavori di ristrutturazione (foto Elio Pallard)
Il primo lotto dei lavori, avviatosi nell'ottobre scorso, è dunque terminato, dopo aver utilizzato come si vede anche gli elicotteri. Proseguono ora gli interventi nelle stanze sottostanti, danneggiate in parte dalle fiamme e in parte dalle infiltrazioni dell’acqua usata dai pompieri per domare l’incendio.
La Sacra libera dai ponteggi (foto Elio Pallard)