Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Un tempo, in Val di Susa, i toponimi francesi giungevano anche in Bassa Valle. Per esempio, come si vede da queste e da altre carte, esistevano «Jaillon», «Chaumont», «Gravères», «St.Didier», «Condoue», «St. Joire», «Chianoc», «Bruzol», «S. Ambroise», «Veillane», a cui corrispondono gli attuali «Giaglione», «Chiomonte, «Gravere», «San Didero», «Condove», «San Giorio», «Chianocco», «Bruzolo», «Sant'Ambrogio», «Avigliana».
La modifica del nome,avvenne dopo la Restaurazione. È curioso scoprire che i criteri seguiti dai topografi per italianizzare i nomi, che a volte hanno seguito più la logica burocratica che quella umana.
Per esempio, il toponimo «St.Didier», che in francese vuol dire "San Desiderio" (e, in piemontese, «San Didé», che significa la stessa cosa), è stato tradotto assurdamente in «San Didero», che non corrisponde a nessun santo conosciuto. Infatti, il Santo Patrono di San Didero è (e continua ad esserlo, imperterrito) San Desiderio di Langres, che si festeggia il 23 maggio.
Curiosamente, è da notare che quando i topografi del Regime italianizzarono nel 1939 la valdostana "Pré-Saint-Didier", la convertirono più correttamente in "San Desiderio Terme".