Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Questo itinerario è molto lungo e si sviluppa in un vallone selvaggio, lavorato dal torrente Clarea e dai numerosi rii che lo solcano. Richiede molto allenamento e tempo e percorre una bella strada militare che risale tutta la valle, a tratti molto ben tracciata, sotto le severe pareti del Toasso Bianco, della Punta della Vecchia sulla destra, salendo, e della cima Aria sulla sinistra. Una volta al colle il panorama del vallone di Savine, con il lago omonimo, cui fa da sfondo la Dent Parrachée con il Dôme de l’Arpon e de Chasseforêt, ripaga ampiamente la fatica.
L’escursione qui descritta percorre un tratto del Glorioso Rimpatrio dei valdesi che tornavano dal loro esilio in Svizzera, ma anche l’ipotesi più accreditata per il passaggio di Annibale nel 218 a. C.
Secondo Polibio e Tito Livio infatti il condottiero africano sarebbe transitato dal Petit Montcenis, avrebbe percorso tutto il vallone di Savine e sarebbe sceso in Italia dal colle di Levi Trafford (studioso di Annibale), nei pressi del col Clapier. Vedendo l’attuale vallone ci si chiede come sia stato possibile, ma certamente la val di Clarea, confine tra Delfinato e Savoia fino al 1713, ha subito molte frane che ne hanno cambiato la morfologia. A riprova di questo si pensi alla strada romana nel vallone del Tiraculo!!!
LEGGI ANCHE: 1959: con L'ELEFANTE JUMBO SUL PERCORSO DI ANNIBALE
Il Lago di Savine con sullo sfondo il Dôme de Chasseforêt.
Nei pressi del colle Clapier il 4 ottobre 2014 è stato inaugurato un nuovo bivacco, realizzato dai Comuni di Bramans e di Giaglione nell’ambito del progetto denominato “Sulle tracce di Annibale”, finanziato con i fondi del programma transfrontaliero ALCOTRA.
Il progetto consiste nella gestione di un sentiero tematico che parte da Bramans, attraversa il Planay, risale il vallone di Savine fino al Colle Clapier e di qui scende lungo la Val Clarea e raggiunge Giaglione. Il sentiero/mulattiera è lungo 25 Km, suddiviso in 7 settori di cui 4 in Francia e 3 in Italia.
La funzione del bivacco, a metà percorso, è quindi di essere punto d’appoggio per gli escursionisti di passaggio. Oltre a questo itinerario vi si accede dal Piccolo Moncenisio attraverso il Vallone delle Savine in circa 2h on un dislivello 350 m.
Il panorama sulla diga della Val Clarea.
Case Pietraporchera 1161 m – Colle Clapier 2477 m
Dislivello: 1315 m
Difficoltà: T/E
Tempo salita: 3.30-4 ore
Periodo consigliato: fine giugno-ottobre
Cartografia: IGC 1:50.000 f. 1-Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso: Torino- Susa. Si segue la statale n. 25 per il Moncenisio e dopo Giaglione, in corrispondenza di una costruzione abbandonata sulla destra, si svolta a sinistra all'indicazione Santa Chiara, frazione della Val Clarea. Imboccata la strada la si segue fino al Pian delle Ruine. Al bivio si prosegue a sinistra sulla strada che si inoltra in Val Clarea fino alle Case di Pietraporchera.
La strada che sale al Colle.
Si prosegue sulla strada sterrata dopo le baite di Pietraporchera inglobate nel masso all’indicazione GRV Glorioso rimpatrio dei valdesi e si prosegue finché, a quota 1300 circa, la strada diventa mulattiera ben conservata e a tratti sentiero, entra in una bella faggeta e sale, sempre ben segnalato, verso il colle Clapier.
Si raggiunge un ponte in cemento con l’indicazione GRV e il vecchio sentiero 550 sbiadito. La mulattiera continua in modo molto graduale nel vallone ripido e selvaggio in direzione della presa d’acqua Clapier e a 1890 m attraversa un ponticello in cemento. Giunti alla presa Clapier a 1950 si prosegue sulla bella mulattiera militare verso il colle. Sulla sinistra compare la casermetta del colle Clapier e si raggiunge un cartello a 2400 m con la deviazione per il colle Avanzà.
Si prosegue fino a una roccia su cui è inciso un elefante a ricordare la traversata di Annibale e in pochi metri si raggiunge il colle, dove un cippo con il simbolo del giglio e della croce segna il confine Italia/Francia. A poca distanza sorge il nuovo bivacco.
Il ritorno si effettua seguendo l’itinerario di salita.