Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
L'escursione si sviluppa su tre frazioni di Cesana che fino ai tempi del Catasto di Carlo Alberto erano censite a sé, in quanto Solomiac era comune autonomo.
A testimoniare l'importanza del paese riportiamo qui i dati forniti da Giulio Genin nella sua guida illustrata dal titolo L'Alta Valle della Dora Riparia, Torino 1910. Recita così:
Solomiac. Abitanti 276 - Altimetria 1375 - Ufficio Postale - Diligenza a cavalli per Oulx L. 0,60; per Cesana L. 0,60; per Briançon L. 5 - partenza per Cesana ore 7 e 11; per Oulx ore 15 e 23. Proprietari di cantine: Colomb Ambrogio, Sibour Luigi, Morgail Giovanni. Tali cantine non possiedono letti. Portatori Alpini: Orgeas Giuseppe, Garciel Francesco, tariffa giornaliera L. 5. Proprietari di muli e selle per trasporto di provviste e passeggeri in gite alpine: Fra Giuseppe, Orgeas Modesto, Sibour Luigi - Tariffa giornaliera L.7.
L'etimologia del curioso toponimo Solomiac deriva da Saule che in francese significa salice. Il paese è costruito a sinistra della strada nazionale, dirimpetto a Fenils. Facevano pure parte del comune di Solomiac le frazioni Colombière ed Autagne. Attraversano il suo territorio due torrenti che vanno a scaricarsi nella Dora: l'uno è l'Infernet, che ha origine in Colombière e che spesso ingrossando arreca danni, l'altro è il Grande Côte, che nasce sulle montagne del Fraitève e separava questo comune dal comune di Mollières.
Bivio S.S. 24 (quota 1200 circa) - Solomiac 1379 m - Colombière 1512 m - Autagne 1647 m
Dislivello: 450 m
Difficoltà: T
Tempo salita: 1,30 ore esclusa la visita ai villaggi
Periodo consigliato: giugno-dicembre
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 f 1-Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso: Torino-Oulx direzione Cesana. Si supera l'abitato di Amazas e al bivio per Fenils si parcheggia sulla destra. L'itinerario sarebbe percorribile in auto, ma la strada è molto ripida e il fondo stradale molto sconnesso, specialmente nel primo tratto.
Posteggiata l'auto si attraversa la strada statale per seguire la sterrata, costruita dagli abitanti con corvées tra il 1929 e I, 1930, che si inoltra ripida verso una cabina dell'Enel.
Con due corti tornanti si perviene a Solomiac, di cui subito si scorge la signorile casa Cossul, decorata verso l'interno del villaggio con una splendida meridiana che annuncia: «Vita fugit sicut umbra».
Casa Cossul.
Nella piazzetta del paese troneggia un'enorme fontana, proprio dirimpetto alla casa del Comune e al forno. Poco più in là nella viuzza, la cappellina di San Sebastiano e San Rocco è stata ristrutturata nel 1989 dagli abitanti e da un gruppo di volontari.
Ritornati sulla strada, sempre in ripida salita, si raggiunge Colombières dopo circa 1 km. Già nel 1910 la frazione era abitata solo d'estate e le grandi baite, di una certa eleganza rispetto ad altre della valle, stanno in posizione panoramica di fronte allo Chaberton e alla punta Chalanche Ronde. Di certo gli abitanti avranno assistito alla catastrofe seguita al bombardamento del giugno 1940.
La chiesetta di Sant'Anna ad Autagne.
Con altri 1,5 km si giunge ad Autagne, dove è ancora visitabile il forno ed il vecchio mulino, mentre alcune grange dall'architettura tipica sono sopravvissute al clima di abbandono del bel villaggio.
La discesa si effettua seguendo l’itinerario di salita.