Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Giovanni Battista Aime (detto Tino), grande pittore e scultore originario di Cuneo ma residente in Valle di Susa, era molto legato a Gravere, in particolare alla frazione Bastia, dove visse fino alla scomparsa.
Dopo la sua morte, avvenuta nel luglio 2017, il paese in cui dimorò e diede spazio al suo estro artistico gli rende omaggio con l'itinerario "Arte e natura – sui passi di Tino Aime".
Neve a Gravere (part.), Tino Aime
Il percorso turistico, inaugurato nel 2020, attraversa Gravere, Chiomonte e Meana di Susa, raccordando fra loro gli itinerari valsusini della via Francigena, del Sentiero dei Franchi e del Sentiero Balcone, fruendo di ricettività, punti tappa, prodotti locali e tipici e partner del territorio.
"Nella primavera del 2018 – commenta Mario Bonnet, assessore al territorio di Gravere – abbiamo pensato fosse giusto lasciare sul territorio un segno tangibile di Tino. Nell'estate dello stesso anno abbiamo partecipato ad un finanziamento europeo del Gal che si è concretizzato pochi mesi dopo, permettendoci di realizzare questo sentiero, che ha visto la luce in meno di un anno".
Un sentiero che vede riprodotti, su pannelli e installazioni stabili, 19 opere scelte tra la ricca produzione dell'artista. "Sarà possibile vedervi raffigurati gli stessi panorami visibili ad occhio nudo da chi transiterà – prosegue Bonnet – oppure, come nel caso delle borgate alte dove abitualmente avviene la fienagione, osservare scene di monticazione, raffigurazione di pastori e di lese".
Pannello 2, Grand'Essimonte, e 5, Pian Gelassa
Oltre agli splendidi panorami ed alle peculiarità del territorio, ad affascinare quanti si avventureranno nei boschi delle tre località sarà quindi anche l'aspetto artistico offerto dalla visione culturale di ciò che Aime riproduceva nei suoi quadri.
Sembrerà di guardare il mondo con i suoi occhi osservando i tetti imbiancati dalla neve, gli orti, i frassini, i boschi di castagno e conifere spesso riprodotti nelle sue opere.
L'intero tracciato è fruibile a piedi o in sella alla mountain-bike, scegliendo differenti gradi di difficoltà mediante percorsi differenziati. Parte di essi, nei boschi di Gravere e Meana, sono percorribili anche da portatori di disabilità, giacchè contraddistinti da un dislivello minimo. Più impegnativi, invece, gli anelli escursionistici di media montagna e quelli di alta quota e lunga percorrenza, idonei per chi ha un buon allenamento.
Pannello 7, Bastia
Il percorso è fruibile tutto l'anno ma, poichè si spinge fino a Pian Gelassa, nella stagione invernale è possibile che in alcuni tratti sia necessario l'utilizzo di ciaspole da neve.
Gravere ed i territori limitrofi dispongono ora di un museo a cielo aperto, che abbina quadri e scorci panoramici, raccontando la gente di montagna, la sua essenzialità, la capacità di vivere davvero il territorio.
Ma anche la trasversalità di chi ha sempre saputo arrangiarsi edificando una casa o un muro divisorio, occupandosi dell'orto, dei campi, delle vigne, per poi fare rientro a fine giornata nella propria casa, dove sulla stufa era pronta la zuppa e dal camino usciva il fumo.
"L'albero delle mele" e "il Vescovo", due installazioni in frazione Bastia
Timido e riservato, Tino Aime ottenne successi e riconoscimenti in Italia ed all'estero, diventando un'icona della civiltà montanara, da lui raffigurata in numerose opere, dove neve, silenzi, lune, sole, mare ed alberi sono espressione di una profonda sensibilità ma anche di fiducia nel futuro.
La stessa fiducia riposta dall'amministrazione graverese, che ha scelto di abbinare alla ricchezza del territorio il fascino dell'intramontabile talento artistico di uno dei suoi più illustri cittadini.
Per maggiori informazioni: Comune di Gravere, Sui passi di Tino Aime.