Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
Il progetto "Chiese a porte aperte", avviato nel 2018, consente oggi la visita in totale autonomia di molti beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Ben 14 sono valsusini: le cappelle di San Sisto, di Notre Dame du Coignet e di San Giacomo e Andrea a Bardonecchia, quella di Madonna delle Grazie a Bussoleno, quella di Sant'Andrea delle Ramats e la chiesa di Santa Caterina a Chiomonte, la cappella di San Biagio Vescovo e Pietro a Exilles, la cappella di Santo Stefano a Giaglione, la certosa Madonna della Losa a Gravere, la cappella di San Costanzo a Meana di Susa, la chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire a Moncenisio, la cappella di Santa Maria Maddalena a Novalesa, la cappella dell’Annunciazione a Salbertrand e quella di San Lorenzo (o del Conte) a San Giorio di Susa.
Quattro di questi insistono sulla Valle di Susa: sono , San Sisto al Melezet di Bardonecchia, Notre Dame du Coignet a Les Arnauds di Bardonecchia e Sant’Andrea delle Ramats a Chiomonte.
Altri invece si trovano nel pinerolese e in Val Sangone, tra questio ricordiamo la cappella di San Sebastiano a Giaveno, la Cappella di Santa Lucia delle Vigne a Pinerolo, conosciuta come la “cappella dei Vignaioli” (nella foto a fianco), la Cappella della Madonna del Boschetto di Frossasco e la Cappella di San Bernardino a Lusernetta
Per beneficiare dell'iniziativa occorre scaricare sul telefonino l’apposita App “Chiese a porte aperte”, disponibile per Android e Ios. Dopo l’attivazione sarà possibile prenotare la visita del bene prescelto e, una volta giunti sul posto, scansionare il codice QR nel frattempo pervenuto sul cellulare, che farà scattare l'apertura della porta consentendo la visita guidata interna.
Il tutto avviene senza la presenza di un accompagnatore: una volta entrati una “voce narrante” bilingue (italiano ed inglese) descriverà l’aspetto storico, artistico e devozionale del bene, supportata da una serie di richiami visivi con luci mobili e microproiettori. Le visite si svolgono ad intervalli di mezz'ora dalle 9 alle 18 (le 16 in orario invernale) e sono sorvegliate da un sistema di telecamere, per garantire la sicurezza e il rispetto dell’edificio. Una volta conclusa l'esplorazione, all’uscita del visitatore la porta dell’edificio si richiuderà automaticamente, per riaprirsi al successivo accesso prenotato.
Notre Dame du Coignet a Bardonecchia
"Questa iniziativa - spiega Roberto Canu, referente del progetto - è resa possibile da una stretta collaborazione con le Sovrintendenze del Piemonte e Valle d'Aosta, che hanno capito la valenza del progetto e sono state molto collaborative. Si tratta di un primo tentativo a livello europeo per rendere davvero fruibile e comprensibile a chiunque il patrimonio culturale delle due regioni. La musica crea un'esperienza diversa, le luci direzionali aiutano le spiegazioni e ciascuno ha libertà di andare via quando meglio crede, in totale autonomia.
Fino all'anno scorso i luoghi visitabili erano 13 ed in un mese avevamo registrato 3 mila visite. Ora i siti sono quasi raddoppiati: è presto per fare un bilancio, ma la proposta è molto apprezzata. Tantissime persone scelgono di effettuare la visita in totale solitudine, per non avere distrazioni e poter beneficiare dalla suggestione artistica, che si avvale di spiegazioni iconografiche con voci differenti; l'io narrante non è mai lo stesso per tutti i luoghi".
Ognuno sceglie il percorso da affrontare: vengono suggeriti 5 itinerari differenti (Valle d'Aosta, Canavese e Monferrato, Monregalese, Langhe e Roero, Tra Pinerolese e Saluzzese, Valli Alpine), ma non vi è alcun obbligo di seguirli alla lettera, scegliendo in totale libertà quali beni di arte sacra diffusi sul territorio si preferisca visitare.
Scopri di più
Cappella di Notre Dame du Coignet (Les Arnauds)
Cappella di San Sisto (Melezet)
Cappella di Sant’Andrea (Ramats)
Tutti gli edifici sono caratterizzati dal fatto di non contenere beni mobili di valore, dal disporre di un ingresso principale o laterale privo di portale storico, e dal possedere, al loro interno, elementi di interesse architettonico e/o storico artistico. "Addirittura - prosegue Canu - la cappella di Notre Dame del Coignet di Bardonecchia non disponeva di energia elettrica, e per farla entrare nel circuito abbiamo sopperito alla necessità di produzione con appositi pannelli posizionati in loco".
Con questa iniziativa, che rientra nell’ambito di Città e Cattedrali, progetto che da oltre 15 anni rende disponibili più di 500 edifici e beni ecclesiastici delle due regioni grazie ad una rete di volontari formati sull'arte sacra, si potenzia la fruizione dei beni ed al contempo si migliora l'organizzazione. Picchi stagionali o legati ad eventi specifici non saranno un problema: tutto sarà regolamentato dalla prenotazione e non accadrà più di vivere la spiacevole esperienza di trovarsi di fronte ad una porta chiusa.
Al contrario, con l'App "Chiese a porte aperte" si socchiuderà l'uscio su affreschi realizzati in epoche differenti tra loro, ma tutti in grado di lasciare stupito e soddisfatto il visitatore. Per info e prenotazioni: www.cittaecattedrali.it.