Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo

30 ott 2025

"Stare da puciu": a casa, tranquilli, al caldo. Ma voi sapete cosa sono i puciu?

Norma Raimondo
Il nome scientifico dell’albero sul quale maturano è mespilus germanica, ossia nespolo comune, una pianta un tempo molto diffusa oggi soppiantata dal nespolo giapponese, che appartiene ad una specie …
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20 ott 2025

FOTO DEL GIORNO 2025-4: Ottobre-Dicembre

Enzo Gioberto
La nostra rubrica dedicata alla "Foto del Giorno" ogni sera pubblica l'immagine che, per tecnica ed originalità, ci è sembrata la più significativa tra quelle che il web ha dedicato al nostro …
FOTO DEL GIORNO 2025-4: Ottobre-Dicembre
15 ott 2025

Quando la tosse e il raffreddore si combattevano con lo sciroppo di pigne

Silvia Merlo
Nei secoli passati, in cui non si si poteva contare nè sulle farmacie nè sulle erboristerie, era consuetudine preparare unguenti, decotti e sciroppi con ciò che la natura metteva a disposizione. In …
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01 ott 2025

LA STORIA DELLE "CROCI DELLA PASSIONE", UNO DEI SIMBOLI DI BESSANS, IN MAURIENNE

Paolo Benevelli
Il turista che, valicato il Moncenisio, decida di risalire la valle della Maurienne, troverà, entrando nel villaggio di Bessans, una monumentale croce, dipinta di verde, con i bracci ornati da strani …
LA STORIA DELLE "CROCI DELLA PASSIONE", UNO DEI SIMBOLI DI BESSANS, IN MAURIENNE
30 set 2025

FOTO DEL GIORNO 2025-3: Luglio-Settembre

Enzo Gioberto
La nostra rubrica dedicata alla "Foto del Giorno" ogni sera pubblica l'immagine che, per tecnica ed originalità, ci è sembrata la più significativa tra quelle che il web ha dedicato al nostro …
FOTO DEL GIORNO 2025-3: Luglio-Settembre
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Cultura e Territorio

Le masche, streghe piemontesi dispettose e vendicative

Ad alcuni sarà capitato, nell'infanzia, di venire richiamati all'ordine dai genitori pena la comparsa sull'uscio, in caso di inadempienza, dell'uomo nero, del lupo cattivo o addirittura dell'autorità militare. Per i bambini piemontesi c’era invece anche un’altra minaccia: "fai attenzione che arrivano le masche!". Il termine masca, nel folclore regionale, equivale all'italiano strega. L'etimologia è incerta: probabilmente risale al periodo longobardo (la prima testimonianza risale all'editto …
15 gen 2021
Norma Raimondo
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Animali

L'ermellino: candido in inverno e bruno rossastro in estate

L'ermellino (Mustela erminea) è un simpatico mammifero carnivoro che d'inverno solo un occhio particolarmente attento riesce a scorgere mentre sbuca nella neve, perfettamente mimetizzato grazie al candore del suo manto. Più grande di una donnola, cui è molto simile, ma più piccolo di una puzzola, appartiene alla famiglia dei Mustelidi e si caratterizza per il colore che la sua pelliccia assume a seconda delle stagioni. D'estate ha tonalità bruno rossastra, mentre la parte inferiore è bianca …
05 gen 2021
Norma Raimondo
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Ricette

I dolci "della festa" e la ricetta della Focaccia di Susa

Sembrerà strano a noi che siamo abituati all'abbondanza di risorse, ma fino alla fine del 1800 e ancora all'inizio del 1900, sopratutto nelle zone montane, mangiare era sinonimo di ricchezza. Per meglio dire, non è che la gente soffrisse la fame (anche se con l'arrivo delle due guerre mondiali, l'Italia attraverserà un vero e proprio periodo di “carestia”), ma esisteva una netta distinzione tra il cibo del ricco e quello del povero. Distinzione che spesso non era tanto basata sulla tipologia …
10 dic 2020
Rosa Del Gaudo
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Cultura e Territorio

La leggenda del Dahu, l'animale che ha le zampe asimmetriche

Più corte quelle a monte per avere maggiore stabilità nel muoversi in montagna
30 nov 2020
Norma Raimondo
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Ricette

“La fioca”: un dolce per bambini tipico delle domeniche di una volta

Nelle nostre valli questo dolce si chiama "la fioca" ("la neve"), ma in altre zone occitane, come ad esempio in Val Chisone e Germanasca, viene definita "boules de neige" (“palle di neve”: sembra francese, ma è patouà). È uno dei dolci che la domenica, o in occasione di particolari ricorrenze, venivano preparati per i bambini, partendo da ingredienti semplici che erano a disposizione delle famiglie valligiane, come il latte e le uova.  La Fioca Ingredienti: 1 litro di latte 6 uova …
26 nov 2020
Silvia Merlo
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Enogastronomia

Si chiama topinambur (ma anche "ciapinabò" o "tupinabò"), e va a nozze con la bagna cauda

Il topinambur, anche chiamato rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, è un tubero dalle molteplici virtù. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, ed ha il nome scientifico di Heliantus tuberosus. L'etimologia spiega un'altra denominazione con cui è noto. Heliantus deriva infatti da due parole greche, ovvero helios (sole) e anthos (fiore), che evidenziano la tendenza di queste piante a volgere il capo verso il sole. Questo spiega perchè il topinambur sia anche chiamato girasole del Canada. …
19 nov 2020
Norma Raimondo
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Fiori e Piante

L’olio di Marmotte: un condimento che si otteneva dai frutti del Pruno di Briançon

Forse avete sentito parlare di un olio che si produceva in alta valle di Susa (e in quantità ben superiori nel brianzonese): l’olio di marmotte. La marmotta però, il simpatico roditore tipico delle nostre praterie alpine, non c’entra nulla: l'olio di marmotte è l'olio estratto dal seme del Prunus brigantiaca o Prunus Brigantina, che in italiano si chiama Pruno del Delfinato o di Briançon, in francese (ed in francoprovenzale) Marmotier ed in in occitano 'l mamutië. Questa pianta rappresenta un …
11 nov 2020
Enzo Gioberto
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Scienza e Ambiente

Forse per l'ultima volta domenica 25 ottobre ritorna l'ora solare

Teniamoci pronti: nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre occorrerà riportare le lancette dei nostri orologi indietro di 60 minuti. Per cellulari e pc questa procedura sarà automatica, mentre per tutti gli altri dispositivi sarà necessario procedere manualmente (l'orario esatto del passaggio è alle 3 del mattino). Si avrà più luce la mattina ma farà buio prima la sera, e questo ci immergerà di colpo, almeno psicologicamente, nella stagione invernale. LEGGI ANCHE: Solstizio d'inverno: …
19 ott 2020
Laboratorio Alte Valli
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Cultura e Territorio

Con i primi freddi, si accendono le stufe: attenzione alla pulizia della canna fumaria!

Con l’arrivo del freddo, non vediamo l’ora di sentire il calore proveniente dalla legna che arde e quindi di accendere il nostro “Putagè” o la classica stufetta. Ma dobbiamo fare molta attenzione alla pulizia della canna fumaria. Quando la stufa è accesa infatti, i fumi e le faville all’interno del camino vengono risucchiate dall’effetto Venturi (tiraggio); nel “tragitto” si spengono e alcune di esse escono dal comignolo, mentre altre (quasi tutte) si fermano sulle pareti del tubo e formano …
05 ott 2020
Federico Dovis
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