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È il paese che “chiude” la Va Sangone e da cui partono i sentieri per le montagne.
In un documento dell’anno Mille compaiono le prime notizie certe su Coazze; nel Medioevo la sua storia è legata come quella di Giaveno e degli altri paesi vicini alle vicende della Sacra di San Michele.
Gli Statuti comunali risalgono al 1553; vennero concordati dai rappresentanti della comunità con i consignori del paese, i Feyditi. Il Seicento ed il Settecento vedono il paese e le sue borgate terreno di passaggio delle varie truppe che si contendono i territori di confine, anche se in misura minore rispetto alla vicina Val Susa grazie alla difesa naturale delle montagne. Fino all’inizio del ‘900, la maggior parte della popolazione vive nelle borgate, vicino ai pascoli; l’agricoltura e la pastorizia sono infatti le principali, quasi uniche, fonti di sostentamento.
A partire dalla fine dell’Ottocento il paese ha conosciuto uno sviluppo industriale legato dapprima all’estrazione del ferro e del talco (presso Forno) poi alla nascita della zona industriale a ridosso del torrente Sangone: cartiera, cartonificio, jutificio, che diedero lavoro a migliaia di persone e contribuirono allo spopolamento della montagna.
Coazze è stato dalla metà del secolo scorso fino all’epoca della prima guerra mondiale ambito e rinomato paese di villeggiatura, di cui sono testimonianza nomi celebri quali Luigi Pirandello, Massimo Mila, Erminio Macario e le numerose ville in stile liberty, in particolare sulla panoramica via Freinetto.
Durante la seconda guerra mondiale i monti di Coazze sono stati importante rifugio per i partigiani e teatro di sanguinose battaglie; ne è testimone l’Ossario di Forno, voluto dai partigiani sopravvissuti per ricordare i compagni. Alla Resistenza è anche dedicato un Ecomuseo.
A Coazze è presente una comunità valdese, che secondo alcuni storici è anche alla base del motto scritto sul campanile: “Ognuno a suo modo” che richiamerebbe alla tolleranza religiosa. La chiesa parrocchiale è Santa Maria del Pino, sulla piazza principale, e presenta pregevoli affreschi tra cui la “Madonna del Latte”.
Da vedere anche il Palazzo Comunale, edificio liberty detto Villa del Conte e dedicato all'ex Sindaco Leo Giorcelli, incastonato in un grande e bellissimo parco con alberi centenari.
Indirizzo
- Coazze
- Coazze TO
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