Laboratorio Alte Valli - Cuore innovativo
D’autunno è un piacere andare per boschi, dove il cambio stagionale regala colori che nessun’altra stagione può eguagliare. Ma in autunno è anche un piacere sedersi a tavola da Totò e Macario: in questo periodo la cucina attinge dal sottobosco e propone molte portate a base di funghi, cucinati con fantasia e competenza, per un’esplosione di sapori.
Ovviamente, il fungo, da Totò e Macario viene declinato in tutte le varianti culinarie, senza dimenticare di finire sulla pizza. E, poiché nell’esercizio il pane è rigorosamente fatto in casa, meritano sicuramente l’assaggio i porcini in crosta di pane.
Sul menu, in questo periodo, i porcini li troverete in più varianti: in insalata, negli sformati con i topinambur, ad impreziosire un piatto di fettucce o tagliolini langaroli all’uovo, come contorno della scaloppa di vitello. Oppure, insieme al guanciale, per una pizza all’insegna della golosità e del gusto.
“La nostra è una cucina particolarmente attenta alla qualità – precisa Franco Rossino – nella quale utilizziamo ingredienti che rappresentano il nostro vero e proprio punto di forza. Una sorta di attenzione al cliente, che abbiamo sempre avuto e che puntiamo a mantenere, indipendentemente dal piatto che viene servito”.
Anche una semplice pizza, quindi, permette di assaporare l’olio extravergine proveniente dalla Liguria, i pomodori San Marzano, le mozzarelle fior di latte e di bufala fornite dai caseifici campani, le olive del trapanese e di Gaeta, mentre la pasta utilizzata per i primi piatti è opera della cooperativa dei pastai Gragnanesi.
“Cerchiamo di accontentare i gusti di tutti – prosegue Rossino – e se un cliente ci chiede la pizza margherita con l’aggiunta di funghi, che li voglia affettati freschi o trifolati, compatibilmente con la stagione cerchiamo di accontentarlo".
Sebbene l’esercizio offra periodicamente dei menù a tema, come in questo periodo accade per i funghi, la ghiottoneria, da Totò e Macario è di casa tutto l’anno, con un sacco di altre specialità, accompagnate da etichette di vino ricercate o da birre non pastorizzate.
Troviamo così, tra i molteplici antipasti, le verdure pastellate, i panzerotti, i taglieri di salumi e formaggi, il vitello tonnato, l’insalata di mare, le cozze. Come primi si servono le pappardelle con crudo di Parma e salvia, i ragù di pesce e crostacei. Non vanno dimenticati i secondi, con un ricchissimo assortimento di carne e pesce nel quale è impossibile non trovare il piatto ideale.
Una parola, infine, va senz’altro spesa per i dolci, dove la tradizione partenopea incontra il fascino piemontese con una netta prevalenza, va detto, della prima sul secondo.
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Per evocare i sapori del sud è sufficiente mordere un babà al rhum, addentare una sfogliatella, gustare una fetta di pastiera, torta caprese o mangiare una zeppola. Ma valgono la prova anche il tortino al cioccolato, il semifreddo di torrone con fonduta di cioccolato, le chiacchiere alla Nutella, la torta ricotta e pere, le pere stufate al vino rosso cui prossimamente si aggiungeranno golosità a base di castagne.
E se il fungo ha un ruolo da principe in questi giorni d’autunno, la bontà è reale in ogni momento. Perché, anche se in sala le figure di Totò e Macario campeggiano ovunque e a vederle può sorgere spontanea una risata, in cucina non si scherza: gli ingredienti di prima scelta vengono lavorati con maestria, per portare in tavola allegria e gusto.